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Caro scuola, le famiglie italiane spenderanno fino a 1.200 euro a figlio

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Bambini in classe
Bambini in classe (Depositphotos)

La scuola ha ufficialmente riaperto i battenti e questo, per le famiglie, non significa solamente fare i conti con la ripresa dei ritmi autunnali: significa anche dover fronteggiare una spesa che tra diari e astucci, dizionari e libri, zaini, corsi e babysitter, può arrivare a costare anche 1.200 euro per figlio.

A sostenerlo è Assoutenti che, negli scorsi giorni, ha diffuso le prime stime sul caro-scuola, sancendo che l’anno scolastico 2023/24 costerà tra l’8% e il 10% in più a studente.

Quali prodotti e servizi costeranno di più

A subire uno degli incrementi più sostanziosi sono tutti i prodotti di cartoleria, che riscontreranno un incremento medio del 9,2% su base annua a causa dei rincari delle materie prime e dei costi di produzione.

Poi ci sono i corsi extrascolastici: si sa che le famiglie oggi cercano opportunità di sport per i propri figli e tra questi ve ne sono di davvero costosi, come il pattinaggio su ghiaccio o il tennis. Se poi si vogliono implementare le lingue, c’è da aggiungere questa voce.

Per i più piccoli, una voce di peso è sicuramente la spesa per la babysitter per accudire i bambini durante il lavoro e nel post scuola. A 8/10 euro l’ora, il conto è facile farsi.

Libri di testo, una spesa sempre più sostanziosa

Per i libri di testo la spesa è variabile e dipende dal grado di istruzione. Sempre secondo le stime di Assoutenti, infatti, si sale dai 300 euro per studente della prima media ai 600 euro del liceo. Per alcune classi, però, le previsioni fanno lievitare il costo a oltre 700 euro, per un business che in tutta Italia supera il miliardo di euro annuo, con un rincaro nell’ordine di quasi il 10% rispetto allo scorso anno e una spesa media per i libri che salirà di 45 euro per studente.

Come risparmiare sui costi degli studenti

Ma dinanzi a questo scenario, che cosa si può fare per evitare un salasso nelle tasche dei genitori?

Un primo passo è, naturalmente, quello di dare un’occhiata online, dove non solo si trovano spesso delle offerte interessanti, ma altresì alcuni portali che offrono servizi specifici a condizioni molto concorrenziali: si pensi ai marketplace che vendono libri di testo.

Per Assoutenti è però altresì necessario l’intervento del governo, che possa agire insieme agli operatori della grande distribuzione organizzata, del commercio al dettaglio e dei produttori, dei kit scuola che possano essere venduti a prezzi ribassati, adottando al contempo misure sui listini dei libri di testo, che aumentano anno dopo anno.

Un ulteriore controllo è inoltre richiesto sul tetto della spesa: per Assoutenti è inaccettabile che le scuole sforino puntualmente i cap fissati dal ministero proprio per evitare il propagarsi di veri e propri salassi sulle tasche delle famiglie italiane, già alle prese con un carovita sempre più stringente a causa dell’inflazione da tempo galoppante nel nostro Paese.


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