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Capire gli scenari? Basta leggere la comunicazione. (di Marco Minossi)

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Comprendere che cosa succede, dove si sta andando e, perché no, chi siamo? Non serve prevedere, non è neppure cosa data agli umani, peraltro. Però basta il VEDERE, anche semplicemente il guardare: ci sono per tale scopo la Pubblicità e la comunicazione finanziaria, che ti mandano messaggi chiari, inequivocabili, celebrativi delle vittorie ottenute, più che essere protese ai risultati di vendita ambìti, in questo momento storico. Sono i segnali inviati da chi prefigura qualcosa, sapendo si averla già creata.

(Ci ha appena lasciati, ad esempio, Giuseppe Turani, fonte credibile ed interprete rappresentativo di questa divulgazione finanziaria illuminante).

Nell’immagine abbiamo messo una GDO, pensando di non dover aggiungere altro su ciò che tale settore ha ottenuto dalla nota situazione epidemica (*), su quanto se ne rallegri, e su quanto più ancora ne auspichi la continuità.

Del resto, anche quando tutto il mondo manageriale e accademico studiava – una ventina di anni fa o giù di lì – in che cosa consistesse la “centralità del cliente”, non avevamo forse i “Tutto intorno a te”, i “Costruita intorno a te”, il “La Coop sei tu” delle pubblicità di allora, che ci facevano toccare con mano la faccenda, molto meglio che qualunque teoria?

Torniamo all’ immagine qui proposta. Avremmo potuto optare per quella di un grande gestore di telefonia mobile e traffico dati, per il suo spot istituzionale della Lega Calcio serie A; possiamo sempre farlo, e capiremmo come quei simpatici calciatori-robottini sono quegli stessi soldatini che ci opereranno di appendicite o al cuore (aprendo il nostro corpo, intanto), o che vigileranno fino alla soglia di casa nostra, o oltre essa, a seconda di come interpreteranno che stiano andando le cose. Faranno essi stessi anche per strada, ovviamente, i controlli dall’esito imprevedibile ma insindacabile.

L’informazione finanziaria ti racconta invece, sempre per fare un solo esempio, di che cosa è successo a Banca Mediolanum di Massimo Doris nel 2020, a testimonianza rappresentativa delle sorti (magnifiche e progressive) del Private Banking.

Il Bingo o la manna dal cielo sarebbero stati nulla, in confronto agli effetti che il dottor Covid ha avuto sulla raccolta, sui depositi, sugli investimenti finanziari, e sulle relative remunerazioni e commissioni per il settore.

E pensare che c’è chi ancora lavora nel corporate, con la miseria di profitto che la garanzia dello Stato, più quella dei Confidi per arrivare all’intero, vanno a determinare!

E pensare poi ancora che c’è chi, come la nota banca dei politici, continua nel riuscire a macinare perdite inevitabili, in quanto frutto del peccato originale incancellabile della corruzione e dell’incapacità!

Brutta eccezione a parte, pertanto, “ciò che vi affligge, ci fortifica”, possono ben dire questi attori: in miseria la parrocchia, ma ricchi i preti, aggiungiamo noi, pensando alla povera Italia.

Marco Minossi

(*) (Ci piace chiamarla “epidemia”, sì, non solo perché tale temine che ci hanno spiegato a scuola è più che bastante, ma anche perché Pan-Dem-ia, oltre a quella sillaba-suffisso finale (“-ia”) che connota un potere di tipo egemonico, ha quella iniziale che manifesta chiaramente il dilagare nel mondo, e quella in mezzo che ripugna parecchio, almeno chi scrive. Un po’ come ci stanno appioppando “resilienza” al posto di “resistere”: viva quest’ultimo!).


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