Attualità
Caos in Ecuador: occupata una TV in diretta, fuggito di prigione un boss narcocriminale
Un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione in uno studio televisivo in diretta in Ecuador e ha minacciato il personale, come mostrano i filmati. Una trasmissione in diretta dell’emittente TC nella città di Guayaquil è stata interrotta martedì dal gruppo, che indossava cappucci e monaggiava armi da fuoco.
Il personale è stato costretto a sdraiarsi a terra, prima che la diretta venisse interrotta.
Lunedì in Ecuador è scattato lo stato di emergenza di 60 giorni dopo che il capo di una gang potente nel narcotraffico, Adolfo Macias, è scomparso dalla sua cella in mezzo a rivolte carceraria.
Gli uomini incappucciati sono stati visti lasciare gli studi di TC, mentre la polizia nazionale. è entrata nel set circa 30 minuti dopo la prima apparizione degli uomini armati.
In un aggiornamento su X, ex Twitter, la polizia nazionale ha dichiarato che il personale è stato evacuato dallo studio.
Más detalles de la intervención policial en las inmediaciones de @tctelevision. pic.twitter.com/BbczkQxTNG
— Policía Ecuador (@PoliciaEcuador) January 9, 2024
In seguito ha dichiarato che diversi sospetti sono stati arrestati.
In seguito all’incidente, il presidente Daniel Noboa ha firmato un ordine esecutivo che dichiara un conflitto armato interno e ha elencato diversi gruppi di criminalità organizzata come “organizzazioni terroristiche” e “attori non statali”. Il parlamento si è riunito confermando il pieno appoggio alle forze dell’ordine e perfino concedendo un’amnistia preventiva per quanto accadrà in questi giorni.
L’Università di Guayaquil ha dichiarato che tutte le attività accademiche e amministrative sono state sospese a causa dei disordini sociali in tutta la nazione.
Da quando è stato dichiarato lo stato di emergenza, almeno sette agenti di polizia sono stati rapiti dai membri di una gang.
Le misure sono state introdotte dal Presidente Noboa dopo che il boss della banda Los Choneros è scomparso da un carcere di massima sicurezza domenica scorsa.
I funzionari hanno dichiarato che Fito, il cui vero nome è Adolfo Macías Villamar, non era nella sua cella domenica mattina quando la polizia è arrivata per trasferirlo in un altro carcere all’interno dello stesso complesso.
Si pensa che sia fuggito poche ore prima del trasferimento previsto. Due guardie carcerarie sono state arrestate perché sospettate di aver aiutato Fito a fuggire.
Los Choneros è una potente gang carceraria che si pensa sia dietro a molte delle rivolte e delle lotte mortali scoppiate nelle carceri dell’Ecuador negli ultimi anni.
Al momento non è chiaro se l’assalto alla stazione televisiva sia collegato all’evasione, ma è un esempio del deterioramento della situazione della sicurezza nel paese.
Quasi 40 altri detenuti, tra cui un altro condannato per droga, sono evasi da un altro carcere nella città di Riobamba nelle prime ore di martedì.
L’evasione di Fito è anche un colpo per il governo del Presidente Noboa, che ha prestato giuramento a novembre dopo aver vinto un’elezione macchiata dall’assassinio del candidato alla presidenza Fernando Villavicencio.
Villavicencio aveva dichiarato di aver ricevuto minacce di morte da Fito pochi giorni prima di essere ucciso con un colpo di pistola mentre lasciava un comizio elettorale nella capitale Quito.
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