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Caos di Natale in Francia: La Poste e Banque Postale paralizzate da un cyberattacco. Parigi è sotto assedio digitale?

I servizi online sono irraggiungibili e l’home banking è bloccato da un attacco DDoS, mentre pochi giorni fa veniva colpito il Ministero dell’Interno. Ecco cosa sta succedendo e perché il contante è tornato fondamentale.

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Sembra che Babbo Natale, quest’anno, dovrà vedersela con qualche hacker di troppo. Un “regalo” decisamente sgradito è stato recapitato ai nostri cugini d’oltralpe proprio a ridosso delle festività: i servizi online del gruppo La Poste e della sua filiale bancaria, La Banque Postale, sono ancora inaccessibili questo martedì 23 dicembre.

Non si tratta di un semplice disservizio tecnico, ma, come confermato dalle autorità, di un vero e proprio attacco informatico che sta mettendo a dura prova la resilienza dell’infrastruttura logistica e finanziaria francese nel momento di massimo stress annuale.

Il fatto: blackout digitale alla vigilia delle Feste

L’interruzione è iniziata due giorni prima di Natale e continua a persistere. Il sito web di La Poste è irraggiungibile e i clienti di La Banque Postale si sono ritrovati tagliati fuori dai propri conti online. Secondo quanto riportato, l’azienda è vittima di un attacco DDoS (Distributed Denial of Service).

Per i non addetti ai lavori, un attacco DDoS non è un furto di dati silenzioso, ma un assalto rumoroso e brutale: consiste nel sovraccaricare i server di siti web e applicazioni con una valanga di richieste fittizie, fino a farli crollare sotto il peso del traffico. È l’equivalente digitale di una folla oceanica che si accalca davanti a una porta girevole, bloccandola completamente e impedendo a chiunque di entrare o uscire.

Il Ministro dell’Economia francese, Roland Lescure, ha dichiarato a BFMTV che “l’attacco informatico continua”, pur precisando che la sua intensità è diminuita rispetto alle prime ore. Come da copione in questi casi, è arrivata la rassicurazione di rito: “Nessun dato personale è stato compromesso”. Una frase che sentiamo spesso, ma che speriamo corrisponda a verità, dato che la fiducia è la valuta più preziosa del sistema bancario.

Cosa funziona e cosa no: la rivincita del “fisico”

In uno scenario che farà sorridere amaramente i critici della digitalizzazione forzata e della “cashless society”, l’attacco ha paralizzato il mondo online, ma ha lasciato intatto quello fisico. Mentre le app e i siti sono al tappeto, il contante e gli sportelli fisici continuano a funzionare.

Ecco un quadro sintetico della situazione operativa:

  • Sito Web La Poste: Inaccessibile.
  • Consegne: L’azienda sostiene che la consegna di pacchi e posta rimanga “operativa in questa fase”. Una promessa coraggiosa, considerando che devono smistare 180 milioni di pacchi in questi due mesi.
  • Home Banking: Accesso bloccato per i clienti di La Banque Postale.
  • Pagamenti Online: Possibili solo tramite autenticazione via SMS (un sistema più vecchio, ma che in questo caso salva la situazione).
  • Pagamenti nei negozi: I terminali POS funzionano regolarmente.
  • Prelievi e Sportelli: Le transazioni bancarie possono essere effettuate negli uffici postali e i prelievi di contanti agli ATM sono attivi.

Ancora una volta, la tecnologia analogica e la presenza territoriale fisica si dimostrano l’unico vero backup affidabile quando le autostrade digitali collassano.

Un contesto inquietante: la Francia nel mirino

Ciò che rende questo evento degno di nota su Scenarieconomici non è solo il disservizio in sé, ma il contesto. La Francia sembra essere sotto un vero e proprio assedio informatico. Questo incidente avviene, infatti, a soli due giorni di distanza da un altro grave attacco informatico che ha colpito il Ministero dell’Interno e il Ministero dello Sport. Questo segue un altro attacco, all’inizio di Dicembre, contro il Ministero del Lavoro.

Gérôme Billois, esperto di cybersecurity per Wavestone, ha sottolineato una distinzione tecnica importante: “Questi attacchi sono molto diversi. Abbiamo un furto di dati ai Ministeri e un attacco di saturazione (DDoS) contro La Poste. Sono due meccanismi differenti, che suggeriscono aggressori non necessariamente collegati”.

Tuttavia, la coincidenza temporale è sospetta. Parigi sta subendo un’ondata di pressioni cybernetiche che vanno dal furto di dati sensibili (come accaduto al Ministero, dove un hacker di appena 22 anni è stato messo sotto esame per aver acceduto a file riservati) al blocco delle infrastrutture civili.

Considerazioni economiche e sistemiche

Siamo di fronte alla vulnerabilità intrinseca dei sistemi complessi. Centralizzare i servizi, spingere l’utenza esclusivamente sull’online e ridurre i presidi fisici espone il sistema economico a rischi sistemici enormi. Se un attacco DDoS relativamente banale può bloccare l’accesso ai conti correnti di una delle più grandi banche francesi a Natale, cosa accadrebbe in caso di un conflitto ibrido più sofisticato?

La Poste assicura che i regali arriveranno in tempo. Resta da vedere se questa promessa reggerà alla prova logistica di un sistema informatico azzoppato. Nel frattempo, i francesi riscoprono l’utilità del vecchio sportello bancario e del contante, strumenti che non necessitano di server funzionanti per garantire la libertà di acquisto. La cartamoneta, alla fine , è il sistema più sicuro.

Un monito anche per l’Italia: la digitalizzazione è utile, ma la ridondanza fisica è essenziale per la sicurezza nazionale ed economica.


Domande e risposte

I miei soldi sono al sicuro durante un attacco come questo? Sì, generalmente i fondi sono al sicuro. L’attacco subito da La Poste è di tipo “Denial of Service” (DDoS), mirato a bloccare l’accesso ai servizi sovraccaricando i server, non a entrare nei conti per sottrarre denaro. La banca ha confermato che non c’è stato alcun impatto sui dati dei clienti e che i sistemi centrali di gestione del denaro non sono stati compromessi. Tuttavia, l’inconveniente riguarda l’impossibilità di gestire i fondi online o effettuare bonifici via app.

Arriveranno i pacchi di Natale nonostante il blocco del sito? La Poste ha assicurato ufficialmente che la logistica delle consegne rimane operativa e che i pacchi dovrebbero arrivare in tempo per Natale. I sistemi di smistamento e consegna spesso operano su reti interne separate dal sito web pubblico colpito dall’attacco. Tuttavia, è lecito aspettarsi qualche rallentamento o difficoltà nel tracciamento delle spedizioni, poiché l’interfaccia utente per il tracking è offline. La situazione va monitorata giorno per giorno.

C’è un collegamento con l’attacco al Ministero dell’Interno francese? Al momento gli esperti, come Gérôme Billois, tendono a escludere un collegamento tecnico diretto. L’attacco al Ministero riguardava il furto di dati sensibili (esfiltrazione), mentre quello alle Poste è un attacco di saturazione (sabotaggio del servizio). Le metodologie sono diverse e potrebbero indicare attori diversi (hacker attivisti, criminali comuni o entità statali). Tuttavia, la vicinanza temporale suggerisce che la Francia sia attualmente un bersaglio privilegiato per diverse campagne di cyber-aggressione simultanee.

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