Difesa
Il Grande Strappo: Il Canada abbandona gli USA di Trump e si allea con l’Europa
miliato dall’offerta di Trump di diventare il “51° stato”, il Canada volta le spalle agli USA. Siglato un accordo storico con l’UE che mette a rischio il contratto degli F-35.

In una mossa che segna una frattura storica nelle relazioni nordamericane, il Canada ha voltato le spalle agli Stati Uniti di Donald Trump, suo storico alleato, per stringere un’alleanza strategica senza precedenti nel campo della difesa e della sicurezza con l’Unione Europea. Deluso da dazi punitivi, ripetuti assalti verbali alla propria sovranità e l’incertezza cronica sugli accordi militari, il Primo Ministro Mark Carney ha siglato a Bruxelles un patto che non è solo un accordo, ma un vero e proprio divorzio geostrategico da Washington.
L’Offesa di Trump e la Fuga Verso l’Europa
La decisione canadese è il culmine di una tensione crescente, alimentata da una serie di provocazioni da parte dell’amministrazione Trump. L’ultima goccia è stata la proposta umiliante del Presidente USA: offrire al Canada la partecipazione gratuita al costosissimo scudo missilistico “Golden Dome” solo a patto di diventare il 51° stato americano. Un’offerta che il Primo Ministro Carney ha seccamente respinto con una frase destinata a rimanere nella storia: “Il Canada non è in vendita“.
A questo si aggiungono le dichiarazioni passate di Trump, che aveva definito l’ex Primo Ministro Trudeau “il governatore del 51° stato”, e una guerra commerciale fatta di dazi incrociati che ha avvelenato i rapporti economici. “Settantacinque centesimi di ogni dollaro canadese speso per la difesa vanno agli Stati Uniti. Non è intelligente,” aveva dichiarato Carney a maggio, preannunciando il cambio di rotta. La misura era colma.
Un Tesoro da 800 Miliardi: L’Accordo con l’UE
Mentre le porte di Washington si chiudevano, quelle di Bruxelles si sono spalancate. L’accordo firmato il 23 giugno con la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è molto più di una stretta di mano formale. Esso apre alle aziende canadesi le porte del colossale programma “ReArm Europe”, un’iniziativa da 800 miliardi di euro (1,25 trilioni di dollari canadesi) lanciata per potenziare l’infrastruttura di difesa del Vecchio Continente e ridurre la dipendenza da partner esterni. In realtà ReArm non è ben chiaro come funzionerà in pratica, e bisognerà vedere come potrà parteciparvi un paese extra UE ed è pure contestato dal Parlamento Europeo.
Inoltre, il Canada potrà partecipare al programma SAFE (Support to States for Joint Industrial Production Enhancement), che incentiva gli acquisti militari congiunti tra i paesi membri e partner. “La porta per il Canada è aperta”, ha dichiarato von der Leyen, promettendo di avviare rapidamente i negoziati tecnici. Per Ottawa si tratta di una svolta epocale: la possibilità di diversificare i propri approvvigionamenti militari, rafforzare la propria base industriale e accedere a tecnologie avanzate collaborando con giganti europei.
Lo Schiaffo dell’F-35 e le Alternative Europee
Le conseguenze per gli Stati Uniti potrebbero essere pesantissime, soprattutto per il loro complesso militare-industriale. In un clima di totale sfiducia, il Canada sta riconsiderando uno dei contratti di difesa più importanti degli ultimi decenni: l’acquisto dei caccia stealth F-35 Lightning II. Sebbene una prima tranche di 16 velivoli sia già stata pagata, Ottawa ha messo in dubbio il resto della commessa da 88 aerei, esplorando attivamente alternative europee. Questo non solo per i problemi di relazione fra le due parti, ma anche per i costi elevati del programma e i problemi tecnici nella sua implemntazione.
Su questo scenario si è prontamente inserito il Presidente francese Emmanuel Macron, che da tempo promuove il Dassault Rafale come simbolo dell’autonomia strategica europea. Al Paris Air Show, Macron ha rinnovato il suo appello a “comprare europeo”, un messaggio che oggi, con la rottura tra Canada e USA, assume un peso completamente diverso. La possibilità che il Canada possa abbandonare l’F-35 per il Rafale o un altro caccia europeo sarebbe uno smacco economico e di prestigio devastante per Washington, ma per ora non è ancora presente. Altre opportunità potrebbero essere l’Eurofighter e il Saab J-39 Gripen.
Un Nuovo Ordine Transatlantico
Questo riallineamento non riguarda solo il Canada. Anche Regno Unito e Australia stanno negoziando patti simili con l’UE, spinti dalla stessa percezione di un’America sempre più inaffidabile sotto Trump, le cui minacce di abbandonare la NATO hanno scosso le fondamenta della difesa collettiva. “Mentre la NATO rimane la pietra angolare della nostra difesa collettiva,” ha affermato il Presidente del Consiglio Europeo António Costa, “questa partnership ci permetterà di rafforzare la nostra prontezza più velocemente e meglio”.
L’accordo Canada-UE viene a soddisfare il desiderio di Carney di cercare un’alternativa agli USA, anche se questa non è tecnologicamente all’altezza del F-35. Il Rafale non è stealth, e neppure l’Eurofighter, sono aerei di almento 10 anni più vecchi rispetto al F-35. Il FCAS è ancora di la da venire, e forse non nascerà mai. Il Canada, per fortuna, non deve difendersi da molti nemici, altrimenti sarebbe nei guai !
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