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CALA LA PRODUZIONE INDUSTRIALE: EFFETTO ATMOSFERICO ED ESTERNO, COME L’INGANNEVOLE AUMENTO DELL’INFLAZIONE

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La produzione industriale a gennaio cala del 2,3% rispetto a dicembre. Il calo è molto sensibile sui beni strumentati (dati corretti -6,2%) i consumi (-1,9 aggiustato) ed i beni intermedi (-1,4% corretto) , mentre cresce l’energia (+14,4%).

Questi dati sono gli effetti di un cattivo gennaio atmosferico unito ad una fiammata dei prezzi energetici e petroliferi a fra fine 2016 ed inizio 2017. 

Ora l’inverno è , speriamo, alle spalle, anche se qualche gelata è ancora possibile, ed il petrolio, come abbiamo scritto ieri, grazie allo shell oil, è in ritirata. Quella che è stata una fiammata in calo sarà riassorbita, probabilmente, a febbraio. Lo stesso vale per la fiammata inflazionistica di gennaio, che, come abbiamo detto, era dovuta non a vitalità economica ma a eventi di carattere temporaneo, stagionale o esterno. 

Il sistema economico e produttivo italiano è in coma. Non è moto, ma è in coma. Uno starnuto non è la sua morte, il batter di ciglia non significa che sia vivo. Siamo in coma, non ci facciamo illusioni. A febbraio l’inflazione scenderà e la produzione industriale tornerà alla solita crescita  dello zero virgola qualcosa. 

 


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