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Cadono le importazioni di Gas liquefatto: Cina e India si tirano indietro

GNL, il mercato a due velocità: l’Asia (Cina in testa) frena gli acquisti, mentre l’Europa fa scorte record per l’inverno. Ma i livelli Ue sono ancora sotto l’anno scorso, e i prezzi restano alti.

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La domanda tiepida dalla Cina e gli acquisti inferiori da parte di acquirenti sensibili al prezzo come l’India hanno fatto diminuire le importazioni di GNL in Asia nel mese di ottobre rispetto all’anno precedente, mentre gli acquisti dell’Europa rimangono solidi, dato che l’UE si affretta a riempire i siti di stoccaggio del gas in vista dell’inverno.

Le importazioni di GNL in Asia sono scese il mese scorso a 22,84 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 24,39 milioni importati nell’ottobre dello scorso anno, secondo i dati degli analisti di materie prime Kpler citati dal giornalista di Reuters Clyde Russell.

La Cina ha prolungato per un altro mese la sua tendenza al calo delle importazioni di GNL, in un contesto caratterizzato dall’aumento delle forniture di gas tramite gasdotti dalla Russia e dall’Asia centrale, dall’aumento della produzione interna di gas e dall’abbondanza delle scorte nei principali hub.

La domanda cinese rimane più debole rispetto ai livelli di un anno fa. Secondo i dati raccolti da Kpler, le importazioni di GNL nel principale acquirente mondiale di GNL sono in calo su base annua ogni mese dal novembre 2024.

Nonostante la domanda asiatica più debole, i prezzi spot del GNL nell’Asia settentrionale rimangono sostenuti dalla forte domanda in Europa, che sta acquistando carichi per riempire le scorte di gas in vista dell’inverno 2025/2026. Senza questa mossa degli europei il prezzo sarebbe in forte calo.

Questi  prezzi spot relativamente più elevati hanno scoraggiato gli acquirenti sensibili al prezzo nell’Asia meridionale, come l’India, le cui importazioni di GNL sono diminuite in ottobre rispetto all’anno precedente. Il Pakistan, come avete letto, ha perfino cancellato carichi già in ordine.

Nel frattempo, in Europa, le importazioni di GNL hanno raggiunto il massimo degli ultimi sette mesi con 10,63 milioni di tonnellate in ottobre, in aumento rispetto ai 7,53 milioni di ottobre 2024, secondo la valutazione di Kpler.

L’Europa continua a fare scorta di GNL, poiché ha l’obiettivo di riempire i siti di stoccaggio del gas al 90% prima dell’inverno. Al 2 novembre, i siti di stoccaggio dell’UE erano pieni all’83%, secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, una percentuale inferiore al tasso di riempimento dello scorso anno.

Secondo le stime di Kpler, le importazioni europee di GNL sono destinate ad aumentare ulteriormente questo mese, proprio per completare le riserve a fronte di un inverno abbastanza rigido. Anche l’Asia dovrebbe aumentare gli acquisti, in vista dell’arrivo delle temperature più rigide. Di conseguenza, la domanda resiliente di GNL di questo inverno dovrebbe sostenere i prezzi spot e aumentare i ricavi degli esportatori di GNL statunitensi. Altrimenti il rischio sarebbe quello di veder chiudere gli impianti USA.

Domande e risposte

Perché la Cina, il maggior importatore mondiale, sta comprando meno GNL?

La Cina sta attuando una diversificazione strategica. Ha aumentato le importazioni di gas via gasdotto (più economico) da Russia e Asia Centrale e, allo stesso tempo, ha potenziato la produzione interna. Avendo già livelli di stoccaggio elevati, Pechino può permettersi di ridurre gli acquisti di GNL via nave, specialmente quando i prezzi sono alti a causa della forte domanda europea.

L’Europa è in una posizione sicura per l’inverno, visto che importa così tanto?

Non ancora. L’Europa sta comprando GNL a volumi record, ma la situazione è tesa. L’obiettivo è riempire gli stoccaggi al 90%, ma al 2 novembre si trovava solo all’83%. Questo livello, ironicamente, è più basso rispetto a quello dello scorso anno nello stesso periodo. La sicurezza dipenderà molto dalle temperature invernali: un freddo intenso aumenterà la domanda e metterà sotto pressione sia le scorte che i prezzi.

Se i prezzi sono alti, perché l’Europa compra e l’India no?

È una questione di priorità e sensibilità al prezzo. Per l’Europa, riempire gli stoccaggi è una questione di sicurezza energetica nazionale, una priorità strategica da raggiungere quasi a ogni costo. L’India, invece, è un mercato “sensibile al prezzo”: se il GNL spot diventa troppo costoso a causa della concorrenza europea, l’India semplicemente riduce gli acquisti, cercando alternative o attendendo prezzi migliori.

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