BREXIT A RISCHIO? Farage pone un ultimatum a Johnson

Si avvicinano le elezioni nel Regno Unito e la situazione si fa complicata. Si stanno facendo colloqui da entrambe le parti nel tentativo di unificare gli schieramenti dei “Remainer”, contrari alal Brexit, e dei “Leaver”, favorevoli, rendendo queste votazioni il vero  e proprio “Redde  rationem” dell’uscita dalla UE.

I numeri sono quelli che potete vedere in questi due ultimi sondaggi pubblicati nelle ultime 24 ore:

The Britain Elects poll tracker – now updated.

Labour appears to be the beneficiary of this week, up 1.4pts:

CON: 37.8% (+0.2)
LAB: 27.0% (+1.4)
LDEM: 16.0% (-0.5)
BREX: 10.1% (-0.7)
GRN: 3.4% (-0.1)

Src:https://t.co/spVpGNV8oG
Chgs. w/ 04 Nov pic.twitter.com/fhlDnNJdtR

— Britain Elects (@BritainElects) November 9, 2019

Westminster voting intention:

CON: 41% (+1)
LAB: 29% (+1)
LDEM: 16% (+2)
BREX: 6% (-5)

via @DeltapollUK
Chgs. w/ 02 Nov

— Britain Elects (@BritainElects) November 9, 2019

Presentiamo due diversi sondaggi, da due diverse case, perchè, come vediamo , ci sono ancora delle forti differenze. Alcuni mostrano ormai una vittoria decisa dei conservatori, mentre altri una posizione più indecisa. Del resto non siamo in Italia dove i sondaggi sono quasi sempre identici…. tranne che dopo nuove elezioni.

Se sul lato dei remainer ci sono dei contrasti ovvi, vistala presenza di partiti diversi e profondamente concorrenziali come i nazionalisti scozzesi, che hanno praticamente cancellato i labour in quella regione, oppure i Liberal democratici che sono gli originali remainer, ma problemi sussistono anche sull’altro lato.

Nigel Farage da mesi cerca un accordo con Boris Johnson per la presentazione di liste comuni o di patti di desistenza concordati, ma sinora è stato Johnson a fare orecchio da mercante, affermando che comunque può avere la maggioranza anche senza accordi. Farage allora ha minacciato di presentare un candidato in ciascuno dei 600 collegi elettorali, causando un grave danno potenziale al partito conservatore, portando con se molti voti dei brexiter. Il leader del Brexit Party ha dato anche una scadenza a Johnson per decidere, quattro giorni.

La componete pro-uscita nei conservatori teme che, nel caso di presentazione di Farage, i voti potrebbero dividersi fra le due parti non fornendo una maggioranza sufficiente ai Conservatori per mandare avanti il processo di uscita. Nello stesso tempo Johnson appare molto geloso del proprio potere e poco disponibile a dividerlo, puntando ad assorbire la base elettorale di Farage senza concedere nulla, ma potrebbe anche essere un gioco di contrattazione per concedere il meno possibile ai Brexiter dal punto di vista politico.