Attualità
Breve analisi dei dati sulle sofferenze bancarie. Non si va mica bene…
Diamo un’occhiata ed una rapida analisi dei dati sulle sofferenze bancarie forniti dalla Banca d’Italia e che si fermano a Luglio 2015.
Iniziamo con il volume delle sofferenze totali , che si presentano elevate: al 31/7/2015 le sofferenze totali del sistema bancario sono state pari a 197.096 milioni di euro. Rispetto al 2012 l’incremento è pari a ben il 57,7%. Ecco un grafico che ne presenta l’evoluzione.
La crisi si è fatta sentire, e non poco, sull’economia . Quest’incremento inizia ad essere preoccupante, soprattutto perchè non presenta nessuna inversione.
Vediamo ora l’andamento delle sofferenze del settore pubblico.. Il valore al 31/07/2015 è di 465 milioni, con un incremento del 54% rispetto al 2012.
Dopo una “Scossa” fra il 2013 ed il 2014, il valore delle sofferenze nel settore pubblico appare quasi stabilizzato…. MA….. C’è sempre un MA….
Vediamo le sofferenze dello stato centrale.
Le sofferenze bancarie dello STATO CENTRALE sono passate da 15 a 32 milioni con il 2015. Ora la cifra è relativamente piccola, nel mare magnum delle sofferenze bancarie… ma lo stato che è dichiarato in sofferenza .. Su’… E poi perchè questo valore è più che raddoppiato nel 2015 ?? Mistero…
Passiamo ora a considerare le sofferenze verso le istituzioni (aziende etc). Iniziamo con le istituzioni finanziarie. Il valore delle sofferenze bancarie al 31/07/15 è pari a 3083 milioni. , con un incremento rispetto al 2012 del 267%.
Mica male vero come incremento ? Questo significa che le aziende specializzate al credito industriale o al consumo hanno pagato più di tutti la crisi, cosa direi logica: alla fine le tensioni reddituali si scaricano su di loro.
Anche il settore delle istituzioni non finanziarie ha pagato la crisi. Le sofferenze sono pari a 140.968 milioni, con un incremento rispetto al 2012 del 68,9 %.
La crescita è costante, e , per ora non ci sono segnali di rallentamento. La “Ripresa” non è ancora arrivata….
Vediamo ora la situazione delle famiglie italiane. Iniziamo con quelle consumatrici. In questo caso le sofferenze sono pari a 36.976 milioni, con un incremento del 27,6% rispetto al 2012.
Per quanto riguarda le attività produttive, il valore delle sofferenze ha raggiunto i 15.914 milioni di euro, con un incremento del 37% rispetto al 2012.
Nonostante la costante progressione le famiglie italiane si rivelano ancora le istituzioni finanziarie più solide, molto più solide della Pubblica amministrazione, del settore finanziario e di quello produttivo. Purtroppo è proprio un peccato che così poco sia puntato sulla loro sopravvivenza e sul loro sviluppo.
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