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Brava Cina: risparmia 10 miliardi comprando petrolio sanzionato
La Cina ha probabilmente risparmiato 10 miliardi di dollari sulle importazioni di greggio quest’anno, avendo importato volumi record di petrolio più economico da Russia, Iran e Venezuela, tutti e tre sottoposti a sanzioni statunitensi e occidentali, secondo un’analisi della Reuters di mercoledì.
Mentre i prezzi di riferimento internazionali sono aumentati a partire da luglio a causa della stretta dell’offerta, la Cina è riuscita a risparmiare miliardi di dollari sul conto delle importazioni di greggio, approfittando dei carichi di greggio più economici provenienti dai tre esportatori di petrolio sottoposti a sanzioni.
La Cina ha importato un volume record di 2,765 milioni di barili al giorno (bpd) di greggio da Russia, Iran e Venezuela tra gennaio e settembre, secondo l’analisi Reuters dei dati dei tracker di flussi navali Kpler e Vortexa.
Se la Cina avesse acquistato questi volumi da esportatori di petrolio non sanzionati, avrebbe pagato 10 miliardi di dollari in più sulle sue importazioni di greggio, secondo i calcoli di Reuters.
Si stima che tali importazioni abbiano rappresentato il 25% degli acquisti complessivi di greggio cinese nei primi nove mesi del 2023.
Russia, Iran e Venezuela hanno rappresentato circa il 21% delle importazioni di greggio della Cina nello stesso periodo del 2022 e solo il 12% negli stessi mesi del 2020, secondo l’analisi di Reuters.
Nonostante l’aumento dei prezzi del petrolio negli ultimi mesi e la riduzione degli sconti dei greggi russi rispetto ai benchmark internazionali, la Russia rimane il principale fornitore di greggio alla Cina.
Durante la prima metà del 2023, le importazioni cinesi di greggio russo sono state in media di 2,13 milioni di bpd, il che ha aiutato la Russia a spodestare il suo partner OPEC+, l’Arabia Saudita, dal primo posto come singolo fornitore del primo importatore di greggio al mondo finora quest’anno, secondo le stime del Financial Times basate sui dati doganali cinesi.
Anche la Cina ha incrementato le importazioni di greggio dall’Iran, a causa dell’accresciuta concorrenza con l’India per il petrolio russo a basso costo e di un’applicazione più indulgente delle sanzioni statunitensi sul commercio di petrolio iraniano fino a quest’anno.
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