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Boeing, non c’è pace: il 777X slitta ancora le consegne. Il conto potrebbe essere salatissimo

Il nuovo gigante dei cieli di Boeing, il 777X, è di nuovo in ritardo. Le compagnie aeree sono costrette a rivedere i piani e per l’azienda si profila un buco da 4 miliardi di dollari.

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Sembra un percorso a ostacoli senza fine quello di Boeing. L’ultima tegola, in ordine di tempo, riguarda il suo aereo di punta wide-body, il 777X, la cui entrata in servizio commerciale è ora prevista non prima dell’inizio del 2027. Si tratta di un ulteriore anno di ritardo rispetto ai piani più recenti, che porta il ritardo complessivo a circa sette anni sulla tabella di marcia originale. Un’altra grana per il gigante di Seattle, che fatica a lasciarsi alle spalle le turbolenze degli ultimi anni.

La notizia, riportata da Bloomberg citando fonti vicine a Boeing e ad alcune delle principali compagnie aeree, indica che i clienti di lancio dovranno armarsi di ulteriore pazienza. Sia Deutsche Lufthansa AG che Emirates, i primi e più importanti acquirenti, non si aspettano più di ricevere il velivolo nel 2026. La compagnia tedesca, infatti, non avrebbe incluso il 777X nei suoi piani di flotta prima del 2027, mentre da Dubai filtra una cautela sempre maggiore, con una possibile entrata in servizio non antecedente al 2027.

Un ritardo che costa miliardi

Come è facile immaginare, ogni rinvio in un progetto di questa portata si traduce in un costo economico significativo. Gli analisti finanziari hanno già iniziato a fare i conti in tasca a Boeing, e le stime non sono rosee.

  • Sheila Kahyaoglu di Jefferies prevede che Boeing potrebbe dover registrare un onere straordinario (in gergo, una charge) fino a 4 miliardi di dollari. Questa cifra include il mancato incasso per la consegna di 18 jet nel 2026, le penali da pagare ai clienti e altri costi correlati.
  • Ken Herbert di RBC è leggermente più ottimista, ma parla comunque di un onere di circa 2,5 miliardi di dollari, con un’entrata in servizio prevista nella seconda metà del 2027.

Questi ritardi nella certificazione del 777X, come ha ammesso lo stesso CEO di Boeing Kelly Ortberg in una recente conferenza, rappresentano una notevole emorragia di cassa per l’azienda. La società non è certo florida e questo verrà a creare ulteriori problemi di cassa.

I clienti in attesa

Il 777X, successore spirituale dell’iconico jumbo 747 ormai fuori produzione, è atteso con impazienza da alcune delle più importanti compagnie aeree del mondo. La lista dei clienti in attesa è lunga e prestigiosa:

  • Emirates (il cliente più grande)
  • Qatar Airways
  • Lufthansa
  • Etihad Airways
  • Cathay Pacific
  • All Nippon Airways
  • British Airways

Per il momento, il mercato finanziario non sembra essersi scomposto più di tanto, con il titolo Boeing che ha mostrato una reazione contenuta.  Probabilmente gli analisti si aspettavano questo ritardo, per cui il titolo, nel breve, non sembra risentirne: 

Tuttavia, l’azione è bloccata da circa cinque anni in un andamento laterale, segno che gli investitori attendono ancora un segnale di svolta definitivo dopo la crisi dei 737 MAX e la pandemia. Per il colosso di Seattle, la strada per uscire dalle turbolenze appare ancora lunga e costellata di ostacoli.

Boeing 777x è un progetto americano, ma la componentistica è prodotta globalmente, anche in Italia da Leonardo

Domande e Risposte per i Lettori

1. Perché questo aereo è così importante per Boeing e per il mercato?

Il Boeing 777X non è un aereo qualunque. È progettato per essere il bimotore più grande ed efficiente al mondo, l’erede designato del leggendario 747 “Jumbo Jet”. Per Boeing, rappresenta il futuro del volo a lungo raggio e la principale arma per competere con l’Airbus A350. Un suo successo è cruciale per mantenere la leadership nel segmento degli aerei wide-body, che garantisce margini di profitto molto elevati. Per le compagnie aeree, significa poter trasportare più passeggeri su rotte intercontinentali con costi operativi inferiori grazie a motori e aerodinamica di nuova generazione.

2. Quali sono le cause principali di tutti questi ritardi nella certificazione?

I ritardi sono frutto di una tempesta perfetta. In primo luogo, la complessità tecnologica di un aereo completamente nuovo è di per sé una sfida. In secondo luogo, e soprattutto, dopo i due disastri del 737 MAX, l’ente regolatore americano (la FAA) ha adottato un approccio molto più rigoroso e meticoloso nel processo di certificazione. Ogni singolo sistema viene esaminato con una lente d’ingrandimento, rallentando l’intero iter. In pratica, Boeing sta pagando il prezzo della perdita di fiducia subita con la precedente crisi, e la FAA non è disposta a correre il minimo rischio.

3. Questo ritardo avrà un impatto sui prezzi dei biglietti aerei per noi passeggeri?

Direttamente e nell’immediato, no. L’impatto sarà però indiretto e a lungo termine. Le compagnie aeree contavano su questi nuovi aerei per sostituire modelli più vecchi e meno efficienti. Un ritardo significa che dovranno continuare a operare con flotte più datate, che consumano più carburante e richiedono più manutenzione. Questi costi operativi più alti, uniti a una minore capacità di trasporto disponibile rispetto a quella pianificata, possono contribuire nel tempo a mantenere una pressione al rialzo sulle tariffe, specialmente sulle rotte a lungo raggio dove il 777X era destinato a operare.

E tu cosa ne pensi?

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