Difesa
Blocco degli Aiuti USA all’Ucraina dopo che Zelensky ha detto che la pace è “Molto, molto lontana”
Gli USA bloccano gtutti gli aiuti militari all’Ucraina e il supporto finanziario agli ordini in corso. Una risposta secca e dura alle affermazioni di Zelensky secondo cui la fine della guerra è “Molto, molto lontana”. Senza gli aiuti USA gli HIMARS diventano inutili

Le relazioni tra Stati Uniti e Ucraina si trovano ad un punto critico, con segnali sempre più forti di un blocco degli aiuti militari americani a Kiev.
Dopo una giornata di notizie contraddittorie e smentite, Bloomberg ha riportato in serata che gli Stati Uniti hanno sospeso tutti gli aiuti militari all’Ucraina, innescando una nuova fase di tensione tra Washington e Volodymyr Zelensky.
Secondo fonti del Dipartimento della Difesa statunitense, il Presidente Trump avrebbe ordinato lo stop di tutti gli aiuti militari fino a quando l’Ucraina non dimostrerà un “impegno in buona fede per la pace”. La decisione, giunta pochi giorni dopo un incontro teso tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca, sembra legata alle recenti dichiarazioni del leader ucraino.
Il blocco, sempre secondo Bloomberg, riguarderebbe tutte le forniture militari statunitensi non ancora giunte in Ucraina, incluse armi in transito o in attesa in Polonia, quindi rischia di congelare l’intero sfrozo militare ucraino. Il Wall Street Journal ha aggiunto che l’amministrazione Trump avrebbe anche bloccato i finanziamenti per nuove vendite di armi e starebbe valutando di congelare le spedizioni provenienti dagli stock militari americani.
Sebbene Trump abbia smentito le notizie, il Wall Street Journal conferma che il blocco dei finanziamenti era già in atto da alcune settimane, precedendo l’incontro controverso con Zelensky. Durante questo incontro, era prevista la firma di un accordo quadro sui diritti minerari, che avrebbe garantito una presenza americana sul territorio ucraino, potenzialmente dissuadendo la Russia da ulteriori azioni militari.
La causa principale di questa drastica decisione sembra essere la percezione, da parte dell’amministrazione Trump, che Zelensky non sia realmente interessato alla pace.
A scatenare la reazione di Washington sono state le parole del Presidente ucraino, che ha definito la fine della guerra con la Russia “molto, molto lontana”. Zelensky aveva espresso fiducia sulla continuità del supporto americano, nonostante le tensioni emerse durante l’incontro alla Casa Bianca, dove il Vice Presidente Vance aveva accusato l’Ucraina di ingratitudine.
“Penso che la nostra relazione (con gli Stati Uniti) continuerà, perché è più di una relazione occasionale”, aveva dichiarato Zelensky. “Credo che l’Ucraina abbia una partnership abbastanza forte con gli Stati Uniti d’America” per mantenere il flusso di aiuti.
La risposta di Trump non si è fatta attendere, tramite un post su Truth Social: “Questa è la peggiore dichiarazione che Zelensky potesse fare, e l’America non la sopporterà ancora per molto”. Il Presidente americano ha poi aggiunto, riferendosi a Zelensky: “Questo ragazzo non vuole la Pace finché ha il sostegno dell’America…”.
Bisogna dire che Trump ha leggermente migliorato la risposta affermando che magari la AP, che è stata cacciata dalla Casa Bianca, aveva non ben riportato le parole di Zelensky.
Le conseguenze di un blocco prolungato degli aiuti USA sarebbero pesantissime per l’Ucraina. Secondo le fonti citate, Kiev avrebbe riserve di armi e rifornimenti sufficienti per soli 90 giorni, mantenendo l’attuale ritmo di combattimento. Senza il supporto americano, l’Ucraina perderebbe l’accesso a sistemi d’arma sofisticati, come sistemi di difesa aerea avanzati, missili balistici superficie-superficie, sistemi di navigazione e artiglieria a razzo a lungo raggio. In particolare, gli Stati Uniti sono gli unici produttori di sistemi cruciali come gli ATACMS e gli HIMARS, fondamentali per la capacità ucraina di colpire in profondità le linee russe.
Esperti come Michael Kofmann del Carnegie Endowment for International Peace suggeriscono che l’Europa potrebbe compensare parte del deficit di munizioni di artiglieria, ma le sfide maggiori emergeranno con l’avanzare dell’estate, soprattutto per quanto riguarda le armi più sofisticate. Quindi la guerra in Ucraina ha ora una data di scadenza.
Resta da vedere se il blocco degli aiuti americani diventerà definitivo e come l’Ucraina, e i suoi alleati europei, reagiranno a questo potenziale cambiamento epocale della posizione americana.
Sarà meglio che Zelensky parli di meno e torni con le pive nel sacco a Washington.
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