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Blackout, si inizia: Kosovo al buio, ma anche il Regno Unito..

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La crisi energetica causata da una serie di scelte sbagliate a livello europeo inizia a farsi sentire, e a pagarne le conseguenze sono i più deboli.

Secondo quanto riportato da Bloomberg  il Kosovo ha introdotto blackout continui a turno alla maggior parte dei suoi due milioni di cittadini.

Giovedì 23 dicembre il Kosovo Energy Distribution Services (KEDS) ha annunciato interruzioni di corrente di due ore per due milioni di persone a causa di un “sovraccarico” della sua rete elettrica.

KEDS ha chiesto ai clienti di ridurre l’energia data “la generazione interna insufficiente per coprire i consumi e la crisi energetica globale”. Il paese balcanico, la nazione più povera d’Europa, ha avuto un problema tecnico nella sua più grande centrale elettrica a carbone che ha dovuto chiudere il mese scorso, che ha costretto il governo a importare elettricità a prezzi elevati, quindi al di sopra delle possibilità economiche della piccola regione-stato.

Allo stesso tempo, la Serbia è stata costretta a tagliare l’elettricità ai clienti, e viene accusata di essere alla base della crisi energetica del Kosovo, ma anche questa nazione balcanica si trova ad affrontare una situazione critica. Già dieci giorni fa vi erano stati dei gravi problemi di fornitura, per cui è inutile dare la colpa a Belgrado di una crisi che ha origine ben altrove.

Nel frattempo l’operatore britanni dell’energia elettrica ha emesso degli avvisi per possibili blackout dovuti alla scarsità energetica e al maltempo, proprio quando ci si stava riprendendo da ampie interruzioni del servizio legate alla tempesta Arwein. Un grosso problema che rischia di lasciare al freddo larghe parti del Regno Unito.


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