Difesa
Black Hawk: come l’esercito USA pensa di aggiornare il proprio cavallo da tiro per portarlo nel XXI secolo
UH 60 Black Hawk non sarà sostituito completamente dai nuovi programmi dell’esercito USA, ma sarà migliorato profondamente nelle presstazioni e integrerà anche la guida autonoma, per poter essere al livello dei nuovi mezzi.
Gli aeromobili ad ala rotante hanno dominato le flotte dell’esercito sin dall’introduzione del suo primo elicottero nel 1944, il Sikorsky R-4. Continuano a farlo oggi nel regno dell’attacco attraverso l’AH-64 Apache, nel trasporto pesante con il CH-47 Chinook e nell’utility/trasporto con l’UH-60 Black Hawk e l’UH-72A Lakota.
A queste flotte, l’esercito sta ora aggiungendo un convertiplano sotto forma del Future Long Range Assault Aircraft, la cui produzione iniziale a basso tasso è prevista per il 2028 e l’impiego iniziale nel 2030. Il programma FLRAA ha raggiunto la Milestone B all’inizio di agosto, il che apre la strada all’esercito per esercitare la sua prima opzione per “progettazione dettagliata dell’aeromobile” e sei prototipi nell’ambito del Future Vertical Lift.
Sebbene il FLRAA sia un aereo a decollo e atterraggio verticale, c’è ancora una lunga pista davanti a sé prima che venga consegnato in quantità tali da poter sostituire una parte dei Black Hawk in servizio. FLRAA non intende sostituire Black Hawk su base 1 a 1. Nel frattempo, l’esercito sta modernizzando Black Hawk con effetti lanciati, l’inserimento dell’autonomia e la sostituzione dei motori nell’ambito del programma Improved Turbine Engine (ITEP).
Breaking Defense ha discusso questi programmi di modernizzazione con il colonnello dell’esercito Ryan Nesrsta, responsabile del programma, Utility Helicopters, PEO Aviation. Inoltre, l’Army Aviation Center of Excellence, Fort Novosel, AL. Il risultato è stato molto chiaro: l’esercito USA intende sviluppare il FLAAR, i nuovi sistemi a turbina rrotante, ma questo non porterà all’abbandono degli elicotteri tradizionali.
Nell’attività di trasporto truppe e di rapida estrazione i mezzi a elica rotaante fissa rimangono comunque insostituibili. il FLAAR ne è solo un’intergrazione importante, ma gli elicotteri tradizionali non saranno abbandonati come elemento di mobilità. Saranno però migliorati per far si che le loro prestazioni siano coerenti con il mondo moderno.
Un Miglioramento delle prestazioni
Il Black Hawk verrà estreammente evoluto per permettergli di continuare a predere parte alleoperazioni multi-dominio. L’aviazione dell’esercito sarà in grado di “estendersi” a distanze di 500 km (con ITEP). Con ulteriori avanzamenti l’autonomia dovrebbe perfino raddoppiare. In combinazione con il supporto della difesa aerea a più livelli, degli attacchi elettronici e delle missioni di fuoco preparatorie che creano effetti multi-dominio, l’aviazione dell’esercito [può] estendersi oltre la FLOT (linea avanzata delle proprie truppe) a supporto del comandante di terra.
Gli aeromobili ad ala rotante continueranno a spostare persone e attrezzature più velocemente dei veicoli terrestri o delle imbarcazioni. In JADC2, gli aeromobili ad ala rotante dell’esercito si collegheranno a reti mesh per trasmettere dati ai comandanti sul campo di battaglia per promuovere un’immagine operativa comune congiunta, sia come nodo aereo deliberato sia durante l’esecuzione di altri compiti di missione. Un’immagine aerea comune congiunta migliora la sopravvivenza, migliora i tempi di ingaggio e fornisce una comprensione della situazione riducendo la nebbia di guerra.
Black Hawk a guida autonoma
L’esercito americano sta investendo in tecnologie come l’autonomia, la fusione dei sensori e i controlli di volo fly-by-wire per modernizzare la sua flotta di elicotteri, incluso il Black Hawk. Queste tecnologie mirano a ridurre il carico cognitivo dei piloti, consentendo equipaggi minimi o addirittura operazioni senza pilota.
L’esercito sta collaborando con DARPA per far maturare le tecnologie autonome, con l’obiettivo di integrare capacità di volo opzionali con equipaggio nel futuro velivolo FLRAA. Quindi l’evoluzione a guida autonoma interesserà tutti i mezzi dell’aviazione dell’esercito USA
L’UHPO sta lavorando per integrare un’architettura avionica conforme a MOSA (Modular Open Systems Approach) nel Black Hawk, consentendo aggiornamenti più rapidi e l’integrazione di nuove capacità.
Sfruttamento delle tecnologie FARA: L’esercito sta valutando le tecnologie sviluppate per il programma FARA, il programma per l’elicottero da ricognizione avanzato, per potenziali applicazioni nella modernizzazione degli elicotteri esistenti. questo mostra che i vaari programmi in sviluppo non sono mai autonomi, am prevedono ricadute anche su mezzi che, apparentemente, non ne sono interessati.
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