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Bitcoin se ne frega della Lagarde, ma non di Biden

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Christine Lagarde, presidente della BCE, invocato una regolamentazione e una serie di norme di legge per Bitcoin. Il suo pensiero è che potenti flussi di riciclaggio di denaro si nascondano dietro la valuta virtuale, per cui è giunto il tempo di mettere mano alla sua regolamentazione, nonostante la valuta abbia dato inizio a una serie di business “Divertenti”, secondo la presidente.

Quindi con  questa notizia molti si sono spinti  prevedere una caduta di Bitcoin: ogni forma di regolazione è nemica della valuta virtuale, che è anche uno strumento di libertà. Peccato che questo non sia successo…

Anzi dopo un calo molto sensibile, la valuta virtuale si è subito ripresa tornando ad avvicinarsi ai 40000 dollari. Quindi le parole della Lagarde hanno avuto un peso minimo su Bitcoin.

In realtà, se le parole della Lagarde sono ininfluenti, questo non avviene per quelle di un altro leader, politico, americano, cioè il neo-presidente Joe Biden. Il presidente americano  ha annunciato un nuovo potente piano di aiuti per l’economia USA stremata dal Covid-19, con anche assegni da 1400 dollari per i cittadini. Come questo annuncio ha aiutato la ripresa di BTC? Perchè si dà per scontato che la FED monetizzerà buona parte, se non tutto, il debito derivante da questa operazione. Si tratta di risorse monetarie che entrano sul mercato finanziario e che, immancabilmente andranno a gonfiare i valori dei vari asset fra cui BTC, visto, nel bene o nel male, come una sorta di bene  rifugio.

Alla fine ci sono degli spostamenti a livello macro che ricadono sui valori di Bitcoin e che pesano più delle idee, confuse, del presidente della BCE.


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