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Bitcoin come nuovo collaterale: la finanza tradizionale scopre l’oro digitale

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Bitcoin (Pixabay)
Bitcoin (Pixabay)

Nel mondo delle criptovalute, dove i dogmi cambiano ogni sei mesi e la volatilità è l’unica costante, emerge un tema che spiazza anche i più scettici: Bitcoin come collaterale “sicuro” nei mercati del credito. Non più solo un asset speculativo, ma una vera e propria base per costruire un sistema di prestiti più trasparente. Se ne è parlato al Bitcoin Capital Summit di Lugano, dove banche, fondi e fintech si sono confrontati su un concetto che fino a pochi anni fa sarebbe sembrato fantascienza.

Nonostante le previsioni di cambio di fruizioni nel mondo crypto, uno degli aspetti che rassicura ancora chi si avvicina alle criptovalute sono i wallet e questo è quello che emerge dall’analisi situazionale. Infatti spesso al ricerca di esperti e meno del settore verge verso il trovare il miglior crypto e Bitcoin wallet in cui non ci sono fisicamente i Bitcoin che sono su Blockchain ma vengono conservate le chiavi di accesso che permettono ad ogni investitore di essere la banca di sé stesso. Questo è stato uno dei punti di partenza di analisi del Summit da cui poi si sono sviluppate analisi di sviluppo tra la tradizionalità e la modernità finanziaria.

Il Summit di Lugano e il cambio di paradigma

Organizzato da Fulgur Ventures, Blockstream, STOKR, Debifi e H100, il summit ha visto protagonisti nomi pesanti come PwC Italia, Sygnum Bank e Luzerner Kantonalbank. L’obiettivo era di trovare il punto di incontro tra la rigidità della finanza tradizionale e la trasparenza radicale della tecnologia Bitcoin e della fiscalità ad essa legata.
Adam Back, CEO di Blockstream, lo ha detto senza giri di parole che il Bitcoin sta diventando la base per un sistema creditizio più trasparente e sicuro. Sempre più istituzioni guardano a BTC come  a un’ancora di stabilità.

Preston Pysh di Ego Death Capital ha definito i Bitcoin  come la forma più pura di crypto mai creata: verificabile, trasparente, immune alle distorsioni della finanza tradizionale. Dal suo canto Benedikt Koedel, responsabile credito di Sygnum Bank, ha spiegato che la banca tratta i Bitcoin come un ancoraggio creditizio in un sistema bancario pienamente regolamentato.
In parole povere: la cripto nata per sfuggire al sistema bancario sta lentamente diventando parte del suo motore interno.

Bitcoin oggi: consolidamento dopo l’euforia

Dopo un’estate rovente, il Bitcoin viaggia oggi intorno ai 113.000 USD, con una rientranza naturale dopo il picco a 124.000 USD. Un calo del -1,25%, ma questo è inserito in  un contesto strutturale. L’aspettativa di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve (25 punti base, secondo i trader) tiene i mercati in modalità attesa.

Gli analisti fissano la resistenza a 115.000 USD: se superata, la spinta potrebbe portare verso 120.000 o addirittura 140.000 dollari.  Nel 2025 il Bitcoin ha messo a segno un +30%, sostenuto dall’ingresso dei grandi fondi e da una regolamentazione americana finalmente più chiara. Gli studi più recenti mostrano un dato sorprendente: BTC sta iniziando a muoversi in sincronia con i mercati tradizionali nei momenti di forte adozione istituzionale.

Arrivati a questo punto è proprio il wallet che viene usato come garanzia nei mercati del credito
Questo  non è un semplice strumento tecnico, ma una dichiarazione d’indipendenza finanziaria di chi sposa questo mondo. Ci si destreggia tra Cold Wallet in cui le chiavi restano offline e protette da malware. CI sono poi gli hot wallet che sono una comodità tangibile per chi fa trading quotidiano. Non solo, oggi i wallet non servono solo per BTC. Ethereum, token DeFi e stablecoin convivono nello stesso ecosistema: meglio scegliere strumenti che si adattino, senza sacrificare la sicurezza.

La vera rivoluzione è invisibile

Il Bitcoin Capital Summit ha mostrato che la rivoluzione non è più nei tweet dei trader o nei grafici parabolici, ma nei boardroom delle banche svizzere. Bitcoin, la “moneta dei ribelli”, si trasforma lentamente in collaterale istituzionale, ponte tra due mondi che fino a ieri si ignoravano.

Eppure, la libertà resta la parola chiave.
Chi oggi costruisce il proprio futuro finanziario su Bitcoin non sta solo investendo: sta scegliendo un modello alternativo di fiducia.

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