Attualità
Berlino potrebbe cedere i prossimi missili Taurus al Regno Unito per mandarli in Ucraina
La Germania vuole mandare in Ucraiana i propri missili Taurus, versione tedesca dei missili da crociere simile agli Storm Shadow-Scalp già mandati da Francia e Regno Unito, ma, nello stesso tempo, non vogliono farlo vedere.
Ora interviene Londra che dà una mano al povero Scholz: il Regno Unito ha offerto alla Germania una via d’uscita. L’idea è che il governo tedesco esporti missili da crociera “Taurus” nel Regno Unito, per dotarne le forze armate britanniche. Queste cedrebbero un equivalente numero di missili Storm Shadow all’Ucraina.
L’offerta britannica è sul tavolo da alcune settimane, come ha appreso Handelsblatt da alti diplomatici e rappresentanti del governo. La Cancelleria, interpellata, non ha voluto commentare al giornale economico tedesco. Tuttavia, secondo persone che hanno familiarità con la questione, l’offerta britannica è in fase di esame.
Gli inglesi non ci guadagnerebbero molto: Taurus ha un’autonomia leggermente inferiore rispetto a Storm Shadow (500 km contro 550 km), ha un sistema di guida diverso e costa, di per se, la metà rispetto al missile inglese, 950 mila euro contro 2 milioni della versione equivalente britannica, anche se i prezzi sono indicativi perché quelli inglesi sono aggiornati, quelli tedeschi sono “Storici”. Inoltre Taurus è integrato su F 16 e F 15-k, oltre che sul Tornado, ma è stato solo testato sul Thyphoon inglese. Ecco un video sul missile
Per il Cancelliere federale Olaf Scholz , un accordo con i britannici sarebbe un’opportunità per risolvere un problema urgente: mezzo governo vorrebbe mandare i missili in Ucraina, mezzo no, in questo modo si riescono a mandare i missili e, nello stesso tempo, lo si può negare. Geniale come scusa per un politico senza molto coraggio.
Comunque non è detto che il governo tedesco abbia superato le fratture nel proprio governo: FDP e Verdi vogliono, comunque, presentare una mozione pro Ucraina al Budestag che includa un maggior aiuto militare, comprensivo anche dei missili Turus. Come se i sette miliardi di euro già stanziati non fossero sufficienti per mostrare l’impegno tedesco.
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