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Analisi e studi

Banca di Francia: come le sanzioni stanno danneggiando lo status internazionale del Dollaro dal 2014

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Banconote dollari

Il dollaro americano è stato ampiamente riconosciuto come la principale valuta utilizzata per la fatturazione delle transazioni internazionali in tutto il mondo. Il dollaro americano rappresenta oltre la metà della fatturazione delle esportazioni globali. Per i paesi europei, il dollaro americano costituisce circa il 40% del totale delle loro esportazioni e importazioni al di fuori dell’Unione europea, e questa percentuale tende a rimanere abbastanza stabile nel tempo.

Un leonidalla Banca di Francia pone in evidenza come  il ruolo dominante del dollaro americano nella fatturazione delle transazioni internazionali è sempre più oggetto di dibattito, nel contesto dell’emergere di grandi potenze economiche che potrebbero offrire alternative in termini di fatturazione e riserve di valuta.

L’aumento dell’uso delle sanzioni internazionali nella politica estera degli Stati Uniti e dei loro alleati occidentali ha anche riacceso il dibattito sul ruolo dominante del dollaro americano nel sistema finanziario internazionale. Le sanzioni dirette e secondarie adottate dall’amministrazione americana aumentano i rischi associati al possesso di attività o alla fatturazione di transazioni in dollari, spingendo i paesi bersaglio e i paesi terzi a allontanarsi dal dollaro per i pagamenti internazionali.

La banca centrale francese quindi cerca di determinare cosa stia succedendo a livello di scambi internazionali al Dollaro, e si tratta di un documento importante perché è una ricerca ufficiale di una banca centrale che fornisce quindi una versione, potremmo dire, mainstream degli effetti delle sanzioni sull’uso del dollaro. Ovviamente la BdF si concentra sulle aziende francesi, di cui misura direttamente il polo. Il risultato è ils eguente grafico:

I risultati delle stime confermano che, a seguito dell’attuazione delle sanzioni nel 2014 (preso come anno zero), la propensione a fatturare le esportazioni in dollari americani da parte delle imprese francesi verso la Russia è diminuita. In termini quantitativi, osserviamo che l’impatto delle sanzioni ha ridotto la propensione a fatturare in dollari americani di circa 4 punti percentuali sei anni dopo l’inizio delle sanzioni.

La riduzione della fatturazione in dollari da parte degli esportatori francesi verso la Russia è in parte dovuta alla diminuzione della quota di mercato degli esportatori americani verso questa destinazione, soprattutto dopo il 2016 e il rafforzamento delle sanzioni americane. Il ruolo svolto dalla quota di mercato dei concorrenti nel mercato di destinazione mette in luce l’importanza delle interazioni strategiche tra le imprese, che contribuiscono a promuovere il predominio della valuta veicolo (il dollaro americano), poiché le grandi imprese sono incentivatе a stabilire i loro prezzi nella stessa valuta.

Inoltre  i cambiamenti nella composizione delle riserve internazionali della banca centrale russa hanno ridotto l’incentivo delle imprese private russe a detenere dollari e hanno contribuito alla diminuzione dell’importanza della fatturazione in dollari nelle nostre stime.

La diminuzione della propensione degli esportatori francesi a fatturare le loro esportazioni verso la Russia in dollari è infatti più marcata per i beni a doppio uso (cioè beni con utilizzi sia civili che militari) che sono stati particolarmente presi di mira dalle sanzioni americane. Anche che le banche francesi hanno contribuito alla diminuzione della fatturazione in dollari da parte dei loro clienti, poiché questi ultimi cercavano di evitare di essere colpiti dalle sanzioni secondarie americane

Fino allo scoppio della guerra gli esportatori francesi potevano facilmente sostituire la fatturazione in Dollari con quella in Euro. Ora probabilmente la sostituzione sarà in Rubli o con valute dei paesi terzi, anche se l’interscambio si è ridotto.

Un fatto è certo: la decisione di imposizione delle sanzioni dal 2014 unita all’emersione della Cina sta tagliando le gambe al Dollaro come valuta di scambio internazionale.


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