Spazio
Avviato Flagship 2, la simulazione dell’Universo più grande mai creata. Musk aveva ragione?
Il Nostro Universo è Simulato? La Scienza risponde con “Flagship 2”: la più grande simulazione cosmica mai creata da 4 mila miliardi di particelle, per studiare come funziona il nostro Universo

Econdo Elon Musk viviamo in una simulazione costruita da un’etnia aliena. Magari è vero, anche perché abbiamo appena creato la più grande simulazione dell’universo mai vista.
Infatti, l‘Euclid Consortium, il gruppo internazionale che gestisce il telescopio spaziale Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea, ha appena pubblicato la simulazione dell’universo più estesa al mondo. Essa mappa ben 3,4 miliardi di galassie e traccia le interazioni gravitazionali di oltre 4 trilioni di particelle. Una vera e propria simulazione di come funzioni la macchina dell’universo.
Chiamata Flagship 2, la simulazione si basa su un algoritmo progettato dall’astrofisico Joachim Stadel dell’Università di Zurigo (UZH). Nel 2019, Stadel ha utilizzato il supercomputer Piz Daint, allora il terzo supercomputer più potente al mondo, per eseguire i calcoli, creando infine un modello virtuale eccezionalmente dettagliato dell’universo.
“Queste simulazioni sono fondamentali per preparare l’analisi dei dati di Euclid”, ha dichiarato in un comunicato l’astrofisico Julian Adamek dell’UZH, collaboratore del progetto.
Dal 2023, il telescopio spaziale Euclid sta mappando miliardi di galassie in tutto l’universo, studiando la distribuzione dell’energia oscura e della materia oscura, i segreti più nascosti dell’Universo. Il veicolo spaziale finirà per scansionare circa un terzo del cielo notturno. Data la portata del progetto, Euclid produce enormi quantità di dati e simulazioni come Flagship 2 aiutano ad accelerare i tempi di elaborazione.
Sebbene il team preveda che le osservazioni di Euclid corrisponderanno strettamente alle previsioni della simulazione, è probabile che ci siano delle sorprese. Flagship 2 funziona sul modello cosmologico standard, che è ciò che attualmente conosciamo della composizione dell’universo.Però ricerche come quelle di Euclid sono progettate per sfidare le nostre conoscenze attuali. “Vediamo già segni di crepe nel modello standard”, ha detto Stadel. Come si può studiare energia e materia oscusa su una simulazione che non ne tiene conto?
Il team è particolarmente entusiasta di studiare il mistero dell’energia oscura, la forza che guida l’espansione dell’universo. Nel modello cosmologico standard, l’energia oscura è semplicemente una costante. Ma le osservazioni di Euclid, che guarderanno fino a 10 miliardi di anni nel passato, potrebbero rivelare caratteristiche diverse. ” Possiamo vedere come l’universo si è espanso in quel momento e misurare se questa costante è rimasta davvero costante”, ha affermato Adamek.
I primi dati osservativi di Euclid sono stati pubblicati nel marzo 2025, mentre la prossima pubblicazione dei set di dati è prevista per la primavera del 2026. Man mano che questi dati saranno pubblicati e studiati la simulazione si farà più precisa, ma anche aumenteranno le discrepanze rispetto al modello standard che, pian piano, dovranno essere adattati a energia e materia oscura.
Poi chissà se, con la crescita dal modello simulato e della sua complessità, anch’esso non venga poi abitato da vite simulate, esattamente come pensa Musk.
Domande e Risposte per il Lettore
1. Cosa rende la simulazione “Flagship 2” così importante per la missione Euclid?
Flagship 2 è essenziale per la gestione dei dati. Il telescopio Euclid produce un volume di dati talmente vasto e rapido che è impossibile analizzarlo manualmente. La simulazione, contenente 3,4 miliardi di galassie, funge da modello di riferimento e banco di prova. Permette agli scienziati di sviluppare e calibrare in anticipo le metodologie di analisi automatica. Confrontando i dati reali di Euclid con le previsioni di Flagship 2, possono verificare l’accuratezza dei loro software e anticipare le scoperte, velocizzando di fatto il processo scientifico.
2. Perché gli scienziati si aspettano che il Modello Cosmologico Standard possa avere delle “crepe”?
Il Modello Cosmologico Standard, su cui si basa Flagship 2, descrive l’universo attuale, ma lascia fuori il 95% della sua composizione, ovvero la materia oscura e l’energia oscura. I dati di Euclid, che guardano indietro fino a 10 miliardi di anni, sono progettati per studiare proprio queste componenti. Gli astrofisici, come Stadel e Adamek, sanno che l’analisi ad alta precisione di Euclid (soprattutto sulla presunta “costanza” dell’energia oscura) farà emergere fenomeni non spiegabili con le teorie attuali. La simulazione è quindi un punto di partenza che si aspettano venga smentito dai dati reali.
3. Quando avremo i primi risultati concreti che potrebbero mettere in crisi le nostre attuali teorie?
La missione Euclid è in corso e ha già rilasciato i primi dati osservativi a marzo 2025. Tuttavia, la pubblicazione del prossimo set di dati, più esteso e significativo per l’analisi cosmologica profonda, è prevista per la primavera del 2026. È a partire da quel momento che il confronto sistematico tra i dati reali e la simulazione Flagship 2 diventerà cruciale. La comunità scientifica si aspetta che proprio queste nuove informazioni inizino a evidenziare le discrepanze e a indicare la direzione per un nuovo modello che includa pienamente la materia e l’energia oscura.

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