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AUTOSTRADE? NIENTE CANCELLAZIONE CONCESSIONI …. I senatori M5S fermano tutto

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Vi ricordate quando DI Maio a Settembre dava per scontato che, dopo la caduta del Ponte Morandi e gli arresti per i vari funzionari che avevano falsificato documenti e relazioni per nascondere la mancanza di manutenzione, le concessioni autostradali ad Atlanti ed ai Benetton sarebbero state cancellate? Qui su Scenari lo abbiamo sfidato a porre veramente in atto i suoi proclami ed a cancellare le concessioni entro Natale.

Abbiamo superato la metà di novembre e le concessioni sono ancora li , inossidabili. Anzi, come riporta La Vrità due emendamenti di Toninelli volti a cancellare la Norma del 2008 di rinnovo delle concessioni, quella voluta da Prodi e confermata da Berlusconi, sono stati cassati dagli stessi Cinque Stelle al Senato, che li hanno giudicati “Inopportuni”. Se gli emendamenti fossero passati all’aula, e quindi approvati, avrebbero cancellato buona parte degli incredibili privilegi di cui godono i concessionari autostradali, come per esempio l’esenzione di passaggio davanti al Cipe, alla commissione trasporti, alla  Corte dei Conti per le modifiche tariffarie. Il primo emendamento Toninelli prevedeva la cancellazione di questi privilegi che hanno permesso aumenti quasi annuali e regolari delle tariffe ogni anno, praticamente senza controllo. Con la cancellazione dell’accordo del 2008 naturalmente la Società autostrade per l’Italia poteva recedere e sentirsi libera e qui subentrava il secondo emendamento che prevedeva la prosecuzione temporanea della concessione fino a nuova assegnazione o revoca.

Un emendamento perfetto per dare il primo colpo ad ASPI, società autostrade, un primo passo che non ci è stato: come narrano i giornali i senatori a cinque stelle hanno ritenuto che gli emendamenti non fossero “Opportuni”, per cui hanno deciso di non farli passare in aula. La scusa ufficiale è che l’approvazione di questi emendamenti potrebbe compromettere la trattativa su Alitalia, nella quale Atlantia, padrona di Aspi, è coinvolta. Una semplice scusa che mantiene in vita tutti i privilegi dei concessionari autostradali. Al massimo vedremo una leggera revisione delle concessioni, magari limitata alla Liguria, dove è avvenuta la tragedia. Si parlava di una riduzione fino ad un massimo del 6% delle tariffe, ma pare che anche questo sia stato cancellato.

Altro che cancellazione delle concessioni: il Movimento Cinque Stele è ormai il difensore dei forti

 


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