Economia
Auto elettrica, la svolta: arriva il motore efficiente e senza terre rare, da un’antica tradizione

La mobilità sostenibile è l’obiettivo primario per l’industria automobilistica, che si sta progressivamente allontanando dai motori a benzina e diesel. Sebbene opzioni come l’elettrico, l’idrogeno e i biocarburanti stiano guadagnando terreno, la loro sostenibilità è minata dalla dipendenza da materiali critici come le terre rare.
Tuttavia, aziende come Ricardo stanno lavorando per ridurre al minimo l’impatto ambientale dei veicoli elettrici (EV).
Il costo nascosto della mobilità elettrica
Un’idea comune, ma non del tutto esatta, è che i veicoli elettrici siano a impatto zero. Sebbene questo sia l’obiettivo a lungo termine, la produzione attuale comporta ancora conseguenze ambientali significative.
I materiali utilizzati nello statore dei motori elettrici sono in gran parte terre rare, il cui processo di estrazione e lavorazione è costoso, ambientalmente impattate e controllato dalla Cina. Però elementi sono stati finora essenziali per la produzione di veicoli elettrici, fornendo componenti cruciali come magneti permanenti ad alte prestazioni e partecipando alla fabbricazione di alcune batterie. La forte dipendenza dell’industria da questi materiali rende l’opzione “pulita” dell’auto elettrica meno sostenibile di quanto si pensi, ecologicamente ed economicamente.
La soluzione di Ricardo: un motore innovativo in alluminio
Ricardo, una società di consulenza specializzata in ingegneria dei motori, ha sviluppato un motore innovativo per affrontare questo problema. Il progetto Alumotor è un prototipo di motore a propulsione elettrica progettato per offrire un’alternativa a quelli basati su magneti in terre rare.
Invece di fare affidamento su terre rare e altri materiali critici come rame e cobalto, l’Alumotor utilizza avvolgimenti in alluminio. Il dottor Jay Al-Tayie, responsabile tecnico di Ricardo per il settore automobilistico e industriale, spiega: “Molti si chiedono: perché l’alluminio? Perché è più sostenibile del rame, più economico e più facilmente reperibile. Con la tecnologia che abbiamo sviluppato, siamo in grado di utilizzarlo senza compromettere la densità di potenza, operando a tensioni e temperature più elevate”.
Prestazioni e prospettive future
Il motore prototipo da 214kW raggiunge un’efficienza massima superiore al 92% ed elimina fino a 12kg di magneti in terre rare. Si presenta come un’alternativa robusta e a basso costo, attualmente adatta per veicoli leggeri ma con l’ambizione di equipaggiare una gamma molto più ampia di mezzi in futuro.
Simon Meredith, ingegnere di progetto, osserva: “Mentre tutti si orientano verso l’elettrificazione e cercano rame e magneti in terre rare, questa è una grande opportunità per un cliente OEM di diversificare e non essere colpito dagli inevitabili aumenti di prezzo”.
Questa innovazione dimostra la necessità per le aziende di considerare l’intera catena del valore quando si parla di sostenibilità. Mentre i veicoli elettrici si preparano a diventare la norma, è fondamentale che i leader del settore investano in ricerca e design per migliorare concretamente l’impatto ambientale di queste tecnologie.
Ricardo , una grande tradizione
Ricardo è un nome antico nel settore dei motori. La società fu fondata nel 1915 da Henry Ricardo per sviluppare motori avio e terrestri. I primi carri armati efficienti, gli inglesi Tank Mk V, utilizzavano motori Ricardo da 150 Cv con cambio a 4 marce integrato che permetteva a un solo uomo di guidare il carro.
Neglio anni trenta l’interesse passò ai motori diesel di grande potenza e i suoi brevetti nel settore sono tulizzati ancora oggi.
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