Auguri dalla Germania: aumenta la Carbon Tax e i prezzi dei carburanti crescono di 10 centesimi. Fiammata inflazionistica in arrivo

La Germania augura buon anno ai propri cittadini con un bell’aumento dei prezzi del carburante e di molti prodotti energetici legato ad un aumento della Carbon Tax sull’emissione ci CO2. La decisione era stata presa lo scorso giugno e prevedeva l’auemtno della Carbon Tax su autotrasporto e uso domestico a 45 Euro a tonnellata di Co2, con la previsione di arrivare a 50 Euro a tonnellata nel 2025.

L’aumento dei carburanti è stato, secondo l’associazione degli automobilisti tedeschi, di circa 1,6 centesimi litro per la benzian e 4,6 centesimi litro per il gasolio, anche se sembra che gli aumenti siano superiori in molte pompe, giungendo anche a 10 centesimi con punte di 14 centesimi, come riportato da alcuni giornali.

Quello che sembra è che gli aumenti siano stati anticipati rispetto all’introduzione degli aumenti dell’imposta  esiano coincisi con un aumento dovuto all’andamento dei prezzi internazionali dei carburanti, oltre che a una certa furbizia dei gestori delle pompe. Già il 26 dicembre i prezzi erano in aumento, dopo mesi di calo.

L’aumento di questa imposta porterà probabilmente a una fiammata inflazionistica che verrà a farsi sentire nei dati di gennaio 2024. Ricordiamo quindi che se l’inflazione tedesca aumenterà in questo periodo non sarà per un risveglio economico, ma per l’effetto di fattori esterni moltiplicati dalle decisioni fiscali interne.

Il governo ha messo a disposizione dei pendolari uno sgravio chilometrico dellimpsta da ottenere in dichiarazione dei redditi. I pendolari possono indicare nella dichiarazione dei redditi i costi del tragitto per andare al lavoro e ottenere così 30 centesimi per i primi 20 chilometri e 38 centesimi dal ventunesimo chilometro percorso. Un sistema complicato che viene ad aggravare la burocrazia che deve affrontare il cittadino. Una soluzione non soddisfacente, ma il governo tedesco è in mano a socialdemocratici e verdi che vogliono, evidentemente, utilizzare questi fondi per la loro transizione energetica. E il cittadino tedesco deve solo pagare.