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Attenzione: incassare assegni circolari può portare ad un accertamento del fisco

Se incassate assegni circolari anche alla cassa la somma è considerata un ricavo dal Fisco.

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Attenzione all’incasso degli assegni circolari, soprattutto se non avete una base probatoria sufficiente.  Il fisco può emettere un accertamento a carico di un contribuente anche sulla base del solo incasso di assegni sulla banca senza transito sul conto corrente, anche per il mero “Cambio” degli assegni stessi. Il caso specifico è di un avvocato che ha incassato assegni circolari extra conto, questo risulta dalla recente sentenza n 8718 del 30 marzo, in cui la Suprema Corte ha respinto un ricorso su questo tema da parte di un legale, con una motivazione di bel 17 pagine.

In questa sentenza l’incasso di assegni, anche extra conto, quindi con incasso alla cassa della banca,  viene considerato equiparabile ad un versamento anche nel caso in cui questo non avvenga fisicamente. Quindi può essere emesso un accertamento come imputazione di ricavi ex art 32 DPR 600/73. L’unico modo per liberarsi della presunzione relativa agli incassi è quella di riuscire a provare il successivo versamento delle somme a terzi.

A questo punto al professionista che li ha incassati, magari per conto del cliente, non resta che avere una prova documentale del servizio fatto ai clienti, per non rischiare di trovarsi a pagare tasse indebite. La presunzione dei versamenti-incassi per i professionisti quindi rischia di essere un vincolo molto pesante se non preso con la necessaria attenzione.  le presunzioni sono un fattore molto importante negli accertamenti, anche se dubito vengano a fermare l’evasione, anzi indicano la strada agli evasori per poter fare del “Nero” in relativa sicurezza: basta evitare le presunzioni…


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