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ATTENZIONE AI CONTANTI NEL MATERASSO, IL FISCO PEGGIO DEI LADRI!

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E’ tornata prepotentemente la consuetudine di nascondere il contante nei materassi! Ma più che una moda è una vera e propria necessità che sentono fortemente i cittadini alla luce di obiettivi timori e paure. Cerchiamo di analizzare i motivi del fenomeno e gli eventuali problemi che potrebbero sorgere in termini di sicurezza e di fisco.

Infatti gli italiani sono tornati a nascondere il contante nei posti più starni e originali possibili invece di tenerli tranquillamente sul conto corrente nella banca di fiducia. Perché si cerca di occultare e mettere al sicuro i risparmi di una vita da “pericoli” considerati ora ben più temibili di quelli tipici rappresentati dall’esposizione a possibili furti? E’ chiaro che il fenomeno di nascondere il contante è sempre stato ed alimentato da chi non poteva dimostrarne l’origine lecita, ma ora si sta diffondendo fra persone onestissime, animate esclusivamente dal desiderio di mettere al sicuro il frutto di anni e anni di faticosi risparmi più che legittimi di cui già si sono pagate regolarmente profumatissime tasse essendo guadagni provenienti da onestissimo lavoro.

Elenchiamo pertanto i principali motivi che inducono sempre più cittadini italiani a preferire il famoso materasso alla banca dietro l’angolo:

# i tassi corrisposti dalle banche per remunerare i depositi sono molto bassi, anzi nulli, al punto che non c’è convenienza a tenere giacenze in conto corrente oltre a quelle necessarie per la gestione della vita corrente

# le obbligazioni pubbliche e/o societarie anch’esse offrono tassi d’interesse bassissimi e i costi applicati dalle banche per la sola amministrazione e deposito a volte non giustifica l’investimento iniziale

# timori di prelievi forzosi improvvisi sui depositi bancari per far fronte a manovre correttive sempre in agguato (paura sempre viva negli animi degli italiani dopo il famoso “prelievo notturno” di Amato!)

# timore che i problemi della banca depositaria possano scaricarsi anche sui clienti secondo quanto previsto dalla nuova normativa europea conosciuta come bail-in

# monitoraggio del fisco che può costantemente controllare tutti i flussi in entrata ed uscita sul proprio conto corrente e chiederne eventualmente tornaconto

# in caso di “crisi” per non correre il rischio di vedersi preclusa ogni possibilità al ritiro dei propri risparmi o di “corsa al bancomat”

E’ facile comprendere quindi come per evitare di trasformare tranquilli sonni in terribili incubi, in molti preferiscono ritirare almeno in parte le proprie disponibilità liquide (visto che ancora è possibile!) e nasconderle secondo le più incredibili fantasie. Si passa infatti dal classico materasso al sifone del bagno, dall’interno del caminetto o al ripostiglio delle scarpe, per non parlare dei più scaltri che addirittura riescono a sfruttare gli spazi interni delle lavatrici o dei frigoriferi per stare più tranquilli. La classica cassaforte, celata dietro il quadro o nella stanzina del guardaroba, invece viene utilizzata sempre meno in quanto risulta essere l’obiettivo primario in caso di visite indesiderate di malintenzionati. In ogni caso, per quanto si possa essere originali, qualsiasi posto utilizzato in casa si riesca ad utilizzare per occultare il proprio tesoretto, l’esperienza dei ladri non consente di stare mai totalmente tranquilli.

Ma un aspetto invece del tutto trascurato invece è rappresentato dal non preoccuparsi minimamente di dover un giorno dimostrare la provenienza di questi contanti. Proprio per la buona fede e per l’origine lecita di queste disponibilità, in pochissimi ricordano di conservare gelosamente tutta una serie di documentazione contabile per giustificare in modo inoppugnabile la provenienza di queste somme di denaro nel caso venga richiesto dal fisco.

Visto che non è possibile effettuare pagamenti in contanti superiori ai 1000 euro, è possibile che ci si trovi nelle condizioni di dover utilizzare i contanti pazientemente occultati e messi al riparo dai tanti pericoli sopra elencati, e a quel punto è necessario avere le cosiddette “pezze d’appoggio” per non ritrovarsi paradossalmente nelle mani del denaro lecito divenuto illecito agli occhi del fisco. Infatti per evitare di essere un giorno perseguiti come evasori fiscali ed essere soggetti ad una serie di sanzioni non piacevoli con implicazioni anche penali, è necessario conservare le contabili a giustificazione della provenienza lecita, come ad esempio le ricevute dei prelievi emesse dalla banca da cui sono ritirate in precedenza le banconote o le fatture che giustifichino pagamenti di prestazioni professionali.

Anche l’eventuale possesso di valuta estera (molti preferiscono diversificare i rischi affidando una parte dei propri risparmi agli immortali dollari statunitensi), deve essere giustificata dalla contabile di acquisto tramite un intermediario autorizzato, altrimenti al momento della “riconversione” in euro potrebbero essere richieste le provenienze del possesso.

Perciò, se non si tengono nella giusta considerazione queste precauzioni, le paure a cui qualcuno pensava di essersi messo al riparo, potrebbero invece essere ben maggiori e scoprire amaramente che alla fine il pericolo più temibile non erano i ladri ma proprio lo Stato!!!

Antonio M. Rinaldi


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