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Attentato a giornalista investigativo olandese: stava investigando sulla mafia marocchina

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Ieri, alle sette e mezza di sera, il giornalista investigativo sul crimine Peter R. de Vries ha subito un attentato  ad Amsterdam mentre faceva una passeggiata dopo la sua trasmissione su RTL4. De Vries non aveva mai voluto una scorta e cercava di vivere una vita normale, nonostante i rischi che si sapeva stesse correndo. Gli hanno sparato a bruciapelo, per strada, senza nessuna precauzione particolare, in un luogo pubblico, in mezzo a persone comuni che cenavano nei dehors. Ora De Vries combatte fra la vita a la morte.

Ad essere sospettata dell’attentato è la cosiddetta “Mocro-Mafia”, la mafia marocchina, molto diffusa in Francia, Belgio e Paesi Bassi, che controlla racket, traffico di cocaina e altri commerci illeciti con base, soprattutto, nei porti del Nord Europa. Un’organizzazione molto potente e ramificata, arrivata con l’immigrazione dal Nord Africa. De Vries ha preso parte a importanti indagini su questa organizzazione ed ha preso parte a un importante processo lo scorso aprile. La “Mocro Mafia” non è uno scherzo ed ha alle spalle una lunga serie di omicidi, anche a carico di parenti di collaboratori di giustizia.

I Paesi bassi e queli nordici in generale sono shoccati da quanto successo. Perfino il Re è intervenuto e la polizia ha fatto alcuni arresti, fra cui si sospetta vi sia chi ha sparato, ma l’inchiesta è solo all’inizio. Ora anche il Nord Europa si rende conto che l’immigrazione incontrollata sta portando delle ricadute sulla sicurezza pubblica drammatiche. Però ora è tardi: dovevano scegliere meglio i migranti alcuni anni fa…

 

 

 

 


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