Attualità
Argentina: Milei vuole la punibilità penale a partire dai 13 anni
In questo modo si cerca di contenere la delinquenza nel paese. Gli ultra tredicenni in carcere, ma non con gli adulti
Mano durissima di Milei in Argentin, acontro la criminalità giovanile. Il Governo ha presentato venerdì il progetto di “Legge Penale Minorile”. Il Ministro della Sicurezza Nazionale, Patricia Bullrich, e il Ministro della Giustizia, Mariano Cúneo Libarona, hanno anticipato in una conferenza la riforma che l’amministrazione, che prevede che la punibilità, o l’imputabilità, scenda dai 16 anni di età a solo 13.
“D’ora in poi il crimine, e la cosa peggiore che è sempre la morte, avrà delle conseguenze e queste conseguenze saranno proporzionate all’età di chi lo commette. La decisione del presidente Milei e delle squadre congiunte di questi ministeri di Sicurezza e Giustizia , è conformarsi ad una società che chiede risposte”, ha affermato Bullrich.
Il ministro si è soffermato sull’attualee richiesta della società argentina di giustizia anche quando i colpevoli siano minori “La nostra società non vuole che i suoi figli o i suoi genitori vengano uccisi e non vuole che chi commette un crimine non abbia conseguenze.”
Si precisa che i minorenni di questa età che commettono reati possono essere privati della libertà in “istituti speciali o sezioni separate di istituti penitenziari, sotto la direzione di personale qualificato” e che i loro genitori devono essere informati dell’accusa e degli atti procedurali. Quindi i minori finiranno in carcere, ma non con i maggiorenni.
“Il giudice e la Procura garantiranno in ogni momento l’effettiva tutela dei diritti delle vittime”, si spiega.
Se viene comminata una pena condizionale , devono essere applicate congiuntamente misure complementari, quali “frequenza a programmi educativi, formazione alla cittadinanza, formazione professionale, frequenza a servizi sanitari, cure mediche o psicologiche , obbligo di cercare e, se possibile, ottenere un lavoro. “ , presenza in tribunale, divieto del consumo di bevande alcoliche e stupefacenti”.
Quanto alle pene, saranno da 3 a 6 anni di reclusione “purché non vi sia stata la morte della vittima, nessuna violenza fisica o psicologica grave su persone, non vi siano lesioni gravissime in reati colposi e nessun altro processo o le condanne vengono registrate.”
Esistono anche forme alternative di scontare la pena: questa può essere sostituita da un rimprovero , dal divieto di avvicinarsi alla vittima o alla sua famiglia, dal divieto di guidare veicoli, dal divieto di recarsi in determinati luoghi (come locali di intrattenimento o sportivi), dal divieto di lasciare il Paese o dal un ambito territoriale, fornitura di servizi alla comunità o monitoraggio elettronico.
Il rispetto delle sentenze deve essere verificato dai giudici o dai pubblici ministeri. “Anche dalla vittima, se questa è la sua volontà “, chiarisce.
La pena massima che potrà ricevere l’imputato sarà di 20 anni. Dopo aver scontato i 2/3 della pena, il tribunale può ordinare il mantenimento di alcune delle misure alternative ed eventualmente rilasciare sulla parola.
Quindi in Argentina un quattordicenne andrà davanti a un giodice e, se condannato, in carcere. Purtroppo un problema che abbiamo anche in Italia.
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