Economia
Anche Moodys promuove rating Italia

Dopo la promozione di rating da parte di Standard & Poors che aveva sorpreso un pò tutti, tranne forse il governo italiano, del mese scorso, ecco arrivare quella di Moody’s ieri sera, che certifica ancora una volta la serietà con sui il governo sta governando i conti pubblici, sotto la guida del ministro Giancarlo Giorgetti. La nota agenzia di rating americana, solitamente mai troppo tenera con il nostro paese ( era il lontano 2002 ultima volta che ha alzato il rating del nostro debito pubblico) ha confermato il rating dell’Italia a Baa3 ma ha migliorato l’outlook a positivo.
Il miglioramento dell’outlook, spiega la nota dell’agenzia, “riflette il miglioramento delle prospettive di bilancio, in un contesto di performance fiscale migliore del previsto nel 2024 e di un contesto politico interno stabile, che aumenta la probabilità che gli indicatori di bilancio continuino a migliorare, in linea con il piano strutturale di bilancio a medio termine del governo. Le prospettive positive sono inoltre supportate da un mercato del lavoro solido, da solidi bilanci di famiglie e imprese e da un settore bancario sano. Ulteriori miglioramenti previsti nella posizione patrimoniale netta sull’estero sosterranno probabilmente la resilienza economica e ridurranno la suscettibilita’ dell’Italia al rischio di eventi”. Grande la soddisfazione da parte del governo dopo la quarta promozione di fila da parte della agenzie “E’ il frutto del lavoro serio e silenzioso che stiamo portando avanti dall’inizio del governo”, ha commentato Giorgetti.
“Dopo i giudizi positivi delle agenzie di rating S&P, Fitch e Dbrs di aprile, anche Moody’s promuove il lavoro del Governo e alza l’outlook. Riconoscimenti importanti rafforzati da dati concreti: lo spread si riduce, crescono gli investimenti esteri, l’inflazione rimane sotto la media Ue, salgono occupazione e reddito pro capite. Siamo sulla strada giusta malgrado la difficile congiuntura internazionale’. E’ stato invece il commento su X del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
D’altra parte lo spread con il Bund tedesco ieri è addirittura sceso sotto i 100 punti base, per poi ritornare a 102 dopo le turbolenze sui mercati, seguite alle parole di Donald Trump sui dazi all’Europa. Tutto questo smentisce clamorosamente quanti nell’ootobre del 2022 all’insediamento del governo Meloni, preconizzavano le peggiori sciagure per il nostro paese e i suoi conti pubblici. La realtà invece, grazie a dio, è ben diversa. I conti pubblici sembrano essere tornati a posto, senza con questo intaccare la crescita economica. E tutto ciò mentre invece altri paesi, considerati molto piu ” sicuri” finanziariamente del nostro, come Francia prima e Stati Uniti dopo, hanno subito clamorosi declassamenti del rating. Proprio Moody’s negli scorsi giorni ha infatti declassato, per la prima da decenni, il rating statunitense portandolo da AAA a AA1.
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