Attualità
Anche i vertici M5S gridano “serve più Europa!”, buffoni!
“L’Europa deve dotarsi di un’anima, il vero problema dell’Europa sono i Governi nazionali”.
Signori questa frase, di natura spiccatamente eversiva verso la Repubblica italiana, non è di un esponente di quel Partito che ci ha da tempo abituato a tali esternazioni e che, quasi ironicamente, prende il nome di “Democratico”. La dichiarazione è di David Borelli, capogruppo in Europa del Movimento cinque stelle. Superare gli Stati nazionali è a questo punto anche il mantra dei vertici di questa finta opposizione, che si è perfettamente allineata alla propaganda eurista. Si invoca un’Europa diversa, certo, ma nella sostanza si lavora nella direzione di soggiogare definitivamente il continente alla dittatura neoliberista di Bruxelles. Non si vede peraltro come nel merito si possa pensare di mutare l’UE dall’interno, visto che il Parlamento in cui Borrelli purtroppo siede, evidentemente al preciso fine di tradire i nostri interessi nazionali, non ha iniziativa legislativa (quella spetta solo alla commissione europea) e dunque non può fare assolutamente nulla!
Con l’UE potremmo avere peso contrattuale solo se fossimo fuori dall’Euro, fuori dunque dal ricatto dei mercati, e ci si rapportasse ad essa senza chiedere nulla, ma semplicemente violando unilateralmente le sue regole criminali e mostrando letteralmente i muscoli qualora ci fossero conseguenze contro il Paese. Trattasi del famoso “facciamoci buttare fuori” teorizzato anche dal Pres. di sezione del Consiglio di Stato, Luciano Barra Carracciolo, e dal Prof. Cesare Pozzi. Tale posizione peraltro è stata fatta propria anche dal movimento politico a cui ho aderito, Alternativa per l’Italia.
Se fosse quella la ratio della strada presa dai vertici del M5S, la cosa potrebbe avere un senso dunque. In particolare potrebbe averla nell’ottica, puramente geopolitica, di causare l’implosione dell’intera Unione (ammesso e non concesso che ciò non avvenga anche con la sola nostra uscita unilaterale dall’Euro). Anziché uscire lasciando l’Unione integra nei suoi altri componenti, si resta, ma senza l’euro e ogni altro vincolo, per causarne il collasso, dimostrando a tutti come Bruxelles può essere presa facilmente a calci da uno Stato sovrano. Come sta già insegnando la vicenda del Brexit, avere il nemico ai confini, è effettivamente una grave minaccia, fare implodere l’UE, e tornare ad avere Stati amici ai confini, sarebbe decisamente un’opzione migliore.
Ad ogni buon conto, tornando all’inqualificabile Borrelli, rammento ancora una volta che cedere sovranità è reato, il codice penale punisce i delitti contro la personalità dello Stato. Non esiste atto più ostile contro una nazione di quello diretto a cancellarla come entità sovrana ed indipendente. Non a caso il Prof. Antonio Maria Rinaldi ha subito replicato a Borrelli, con una tagliente ironia, domandando all’europarlamentare se il suo profilo Twitter fosse stato hackerato da Mario Monti in persona, come forse avete letto nel tweet messo in foto.
Purtroppo per il Paese non è stato Monti ad hackerare l’account di Borelli, ma sono i vertici del movimento che ormai non perdono più occasione per allinearsi al mantra del “ci vuole più Europa”. Non a caso, davvero nulla ormai accade per caso, solo pochi giorni fa Mario Monti, aveva elogiato pubblicamente proprio Borrelli. Monti in particolare aveva detto in TV di stimarlo molto, benché nel video si sia palesemente notato che, dopo un’esitazione, ha dovuto leggere il nome dell’eurodeputato prima di menzionarlo. Evidentemente non lo ricordava a memoria, davvero strano non ricordare chi si stima così tanto… Naturale sospettare che tutto fosse concordato.
Ciò riprova, se non fossero bastate le tremende di dichiarazioni già fatte da Luigi Di Maio sul punto, pronunciate tra una cena e con i membri italiani della Commissione Trilaterale (lui ci dirà che era solo l’ISPI, che purtroppo è composto dai medesimi soggetti) e una con gli ambasciatori UE a Roma, che il potere finanziario ha ormai completato la scalata al Movimento, con il fine di completare il proprio disegno di distruzione degli Stati nazionali, ultimo ostacolo al loro disegno imperialista.
Visto che ci sono esponenti del cinque stelle, anche di rilievo, come ad esempio Alessandro Di Battista o gli amici Marco Zanni e Marco Valli, di cui ho apprezzato a Bruxelles serietà e competenza, che sono in evidente controtendenza e continuano fortunatamente a reclamare la nostra sovranità, anche monetaria, alcune domande sorgono spontanee.
Ma la base del movimento che sta facendo? Le decisioni non si prendevano dal basso? La posizione europeista, invisa alla stragrande maggioranza degli elettori m5s (tra essi c’ero anche io!), è stata dunque imposta a forza? Nessuno voto on line su questo, in perfetta linea nazi-UE ci sono temi su cui la democrazia non deve mai entrare.
Peraltro faccio sommessamente notare agli amici “pentastellati” che lo stesso leader “in pectore”, appunto Di Maio, è stato calato dall’alto senza alcuna possibilità per la base di decidere alcunché. Il cinque stelle, come profeticamente ricordava proprio Marco Zanni, aveva una sola possibilità di vincere e di far vincere il Paese, dichiarare guerra alla dittatura UE, uscendo prima di tutto dall’euro (senza alcun referendum!), questa era l’unica posizione vincente.
Il cinque stelle oggi è uno strumento della dittatura neoliberista, sta alla base strapparglielo! Alternativa per l’Italia è al fianco di tutti coloro che porteranno avanti questa lotta!
Ecco il link per vedere una sconcertante intervista a Borrelli sul tema: http://www.byoblu.com/post/minipost/borrelli-m5s-vero-problema-dellue-governi-nazionali
Avv. Marco Mori – blog scenarieconomici – autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” acquistabile on line su ibs ed amazon.
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