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Altro calo del gas attraverso a Nord Stream 1: ecco la risposta della Russia alla “Campagna di risparmio” della Commissione
I flussi fisici di gas naturale sul gasdotto Nord Stream dalla Russia alla Germania sono scesi a 13 milioni di kWh/h nel primo pomeriggio di venerdì in Europa, secondo i dati di Nord Stream. Questo viene a rendere poco rilevante la famosa “Campagna di risparmio” voluta dalla Commissione Europea e che dovrebbe essere implementata soprattutto in Germania.
I flussi si sono attestati a 13 milioni di kWh/h tra le 13.00 e le 14.00 CET di venerdì, in calo rispetto ai 14,48 milioni di kWh/h dell’ora precedente. Le nomine per oggi e per sabato rimangono ferme a 14,574 milioni di kWh/h, secondo i dati sui flussi di Nord Stream.
All’inizio di venerdì, i flussi di gas erano stabili sul gasdotto Nord Stream, che ora invia gas dalla Russia all’Europa ad appena il 20% della sua capacità.
I prezzi di riferimento del gas naturale in Europa sono saliti a livelli record nelle ultime settimane dopo che la Russia ha dichiarato che la fornitura di gas attraverso Nord Stream sarebbe stata ridotta ad appena il 20% della capacità del gasdotto, giorni dopo che Gazprom aveva riavviato il gasdotto alla fine di luglio al 40% della capacità dopo una regolare manutenzione di 10 giorni. La spiegazione russa per i flussi di gas ancora più bassi verso l’Europa è stata che un’altra turbina in una stazione di compressione è stata mandata a riparare, mentre quella che il Canada ha restituito dalle riparazioni deve ancora essere installata.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato all’inizio del mese che la Russia può fare ben poco per aiutare a riparare le apparecchiature delle stazioni di compressione di Nord Stream.
La scorsa settimana, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dato la colpa alla Russia, affermando che la turbina era pronta per il lavoro e la Germania era pronta a spedirla. Scholz è stato ritratto da Reuters accanto alla turbina durante la sua visita al sito di Siemens Energy a Muelheim an der Ruhr, in Germania.
“È abbastanza chiaro e semplice: la turbina è lì e può essere consegnata, ma qualcuno deve dire ‘voglio averla’”, ha detto Scholz come riportato da Reuters. Per la Russia è abbastanza semplice chiudere il rubinetto, molto più di quanto lo sia per la Germania in primis, e per la UE nel suo complesso, riuscire a risparmiare il gas in vista dell’inverno.
La Germania e l’UE si preparano a ulteriori riduzioni delle forniture di gas russo in vista dell’inverno, anche se la turbina dovesse arrivare in Russia.
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