Attualità
Alla faccia della BCE, intanto il Giappone cresce al di sopra delle attese….
Oggi la BCE annuncerà il tanto annunciato aumento dei tassi d’interesse dello 0,75%, la realizzazione del sogno dei tedeschi e dei nordici che, probabilmente, accentuerà la sofferenza economica nella UE e moltiplicherà i fallimenti aziendali, deprimendo ancora di più la crescita. Nello stesso tempo il Giappone, che non ha rinunciato alla propria politica monetaria, sta crescendo. L’economia giapponese si è espansa dello 0,9% rispetto al trimestre equivalente 2021 nel secondo trimestre del 2022, rispetto al dato flash di un aumento dello 0,5% e dopo una crescita dello 0,1% rivista al rialzo nel primo trimestre. L’ultimo dato è stato superiore al consenso di mercato per un aumento dello 0,7%, crescendo per il terzo trimestre consecutivo, grazie alla revisione al rialzo dei consumi privati (1,2% contro l’1,1% della prima stima e dopo un aumento dello 0,3% nel 1° trimestre) in seguito alla revoca di tutti i vincoli COVID, così come la spesa pubblica (0,7% contro lo 0,5% dei dati flash e dopo un aumento dello 0,4% in precedenza). Inoltre, il sentiment delle imprese è cresciuto del 2,0%, più velocemente di quanto si pensasse inizialmente (1,4%), con un’inversione di tendenza rispetto al calo dello 0,1% del 1° trimestre. Anche il commercio estero netto ha contribuito positivamente, con una crescita delle esportazioni stabile (0,9%) mentre le importazioni sono aumentate a un ritmo più contenuto (0,7% contro 3,5%).
A lungo termine, tuttavia, le prospettive economiche rimangono incerte a causa dell’indebolimento dell’economia globale, dovuto alla nuova ondata di infezioni in alcuni Paesi, ai persistenti problemi della catena di approvvigionamento e ai prezzi elevati delle materie prime che fanno lievitare il costo della vita delle famiglie. Comunque i problemi per il Giappone appaio una frazione di quelli dei paesi europei, e il Giappone è un fedele alleato degli USA. Semplicemente ha applicato alla politica estera ed economica un grado di buon senso e di assenza di estremismo ideologico che sembra ormai perso nel Vecchio Continente, guidato da persone a cui la politica e l’ideologia ha bendato gli occhi. Ricordiamo poi che la Bank of Japan ha difeso la propria politica dei tassi ad ogni costo contro la speculazione internazionale, cosa che la BCE a trazione germanica non sa fare.
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