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Alibaba: prosegue la ristrutturazione secondo il piano 1+6+N

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Alibaba va avanti nel suo processo di ristrutturazione, finalizzato a massimizzarne il valore di mercato secondo il piano “1+6+N” espresso a marzo.

Zhuang Zhuoran, vicepresidente e presidente di Fliggy, la piattaforma di viaggi facente capo a Alibaba, non sarà più responsabile verso  l’amministratore delegato dell’unità Local Life di Alibaba Yu Yongfu. Zhuang, ma riporterà direttamente al presidente e CEO del gruppo BABA-SW Daniel Zhang. Una ristrutturazione organizzativa che precede l’esternalizzazione completa della piattaforma e, eventualmente, la successiva quotazione in borsa, dato che Fliggy diventa non più dipendente da una singola divisione, ma un’unità autonoma che risponde direttamente ai vertici aziendali.

Questa modifica ha anche fornito maggiore chiarezza sulla nuova struttura aziendale del gruppo “1+6+N”. Si tratta di un piano di ristrutturazione del colosso cinese dell’e-commerce, ma non solo, che prevede la divisione della società in sei divisioni distinte e quindi la cessione o quotazione autonoma di una serie di divisioni non viste come strategiche dal gruppo. Quindi “1+6+N” viene a significare una holding che controlla sei divisioni autonome, mentre quello che non fa parte di questa struttura diventa completamente autonomo. La “N” viene ad essere costituita da una serie di importanti aziende come Fliggy, viaggi, Hema, il “Supermercato del futuro”, Ali-Health, sanità, RT Mart, ipermercati, DAMO Academy, didattica scientifica alternativa.

Nell’ambito di questa ristrutturazione inoltre TaoBao, una piattaforma di commercio online controllata da Alibaba, e Tmall, una piattaforma business to consumer nata come costola di TaoBao, sono state separate dal punto di vista organizzativo, con anche le dimissioni di Yang Guang, presidente del comitato per lo sviluppo e la gestione operativa, che sarà sostituito da due manager diversi provenienti dalla struttura di Alibaba.

Tutto questo accade dopo che Softbank, uno dei maggiori azionisti di Alibaba, ha ridotto la propria quota dal 23,7% al 14,6% con un utile di 28 miliardi di Dollari, utilissimo al gruppo  giapponese. La ristrutturazione di Alibaba presumibilmente porterà a una piccola rivoluzione finanziaria in Cina, con la quotazione di un gruppo di società controllate in rapido sviluppo.


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