Attualità
Aggiornamento continuo: Grecia
Post in aggiornamento continuo sulla situazione greca a cura degli autori di SE
Ore 13.00 del 17/06/15 Oggi si riunirà in teleconferenza il board della BCE per decidere se ampliare o meno il tetto dei fondi ELA, pari oggi a 83 mld di euro.
Ore 17.20 del 16/06/. Questa mattina, in una nota del Eurasian Group Consultancy, redatta da Mujtaba Rahman e Federico Santi, pone in luce come questo weekend è possibile venga raggiunto un accordo al vertice straordinario, però concluso con basi che possano mettere in difficoltà politica Tsipras e Syriza, sino a giungere alla sostituzione dell’attuale governo sotto la pressione delle autorità europee. Questa teoria si baserebbe sulla constatazione che esiste una maggioranza dei greci pro accordo, per quanto doloroso, per cui il vertice raggiungerebbe l’accordo ed erogherebbe nuove tranches di aiuti, ma condizionate ad una serie di misure, quali la riforma IVA, impopolari per la base di Syriza. Praticamente l’accordo obbligato condurrebbe ad un forzato cambio di governo.
Ore 17.00 del 16/06/15
venerdì Tsipras incontrerà Putin a San Pietroburgo, per definire un accordo relativo all’apertura del gasdotto “Turkish Stream”. Questo accordo potrebbe permettere alla Grecia di incassare corposi acconti sulle future royalty di transito, proprio alla vigilia di un weekend decisivo.
Ore 16:45 del 16/06/15
Mario Draghi intervistato oggi ha rifiutato di dire quali sarebbero le conseguenze di un mancato rimborso da parte della Grecia. “Un default è comunque un muoversi in acque inesplorate. Abbiamo tutti gli strumenti per gestire la situazione al meglio come abbiamo fatto in altre circostanze, forse meno drammatiche. Le conseguenze di un default per l’Unione a medio/lungo termine non sono questioni che siamo nella posizione di poter prevedere”.
Ore 14h10
Discorso Tsipras in diretta molto duro con Troika e Memorandum del 2010.
“Gli storici del futuro riconosceranno che la piccola Grecia sta conducendo una battaglia l di sopra delle sue forze, per il popolo d’Europa”
“L’FMI ha ‘responsabilità criminali’ per lo stato dell’economia di oggi”
“E’ tempo che le proposte dell’FMI siano giudicate pubblicamente – per primi dalla stessa Europa”
Tsipras ha accusato sia la BCE per “strangolamento finanziario” che il FMI per “politiche distruttive di proporzioni criminali”
Ore 13.55 del 16/6/15
Tsipras, al termine dell’incontro con il partito “Potamos” , “Il Fiume”, ha affermato che la rata scaduta del FMI da 1,6 miliardi di euro NON SARA’ PAGATA senza un accordo globale su debito.
13:10 del 16/06/15
Bild: la Grecia sta cercando di negoziare una dilazione di 6 mesi dei pagamenti FMI.
11:50 del 16/06/15
UE : la Corte di Giustizia Europe conferma il diritto della BCE ad acquistare titoli pubblici degli stati dell’eurozona con la finalità di mantenerli solvibili. Quindi i programmi di QE sono definiti legittimi.
GRECIA: Varoufakis afferma che la Grecia non farà nuove proposte, ma ne attende di relistiche da parte della UE.
10:42 del 16/06/15
NB:
I sondaggi sottostanti (e altri, tutti largamente favorevoli all’euro) vengono dalla TV privata greca Mega TV. Per avere un’idea della proprietà e degli interessi che tutela (magnati, costruttori, oligarchi etc) trovate qui qualche spunto interessante:
http://www.truth-out.org/news/item/27032-greek-mainstream-media-economic-interests-come-before-the-law#
Sondaggio GPO poll per Mega TV, in un referendum dracma/euro come votereste:
- Certamente/probabilmente euro 68.5%
- Certamente/probabilmente dracma 27.6%
10:22 del 16/06/15
Sondaggio GPO poll per Mega TV, intenzioni di voto:
- SYRIZA 35.1%
- Nea Dimokratia 23%
- Potami 6%
- Alba Dorata 5.5%
- KKE 5.4%
- Independent Greeks 3.7%
- PASOK 3.2%
- Altri 6.5%
- Indecisi 10.1%
10:22 del 16/06/15
Sondaggio GPO poll per Mega TV
Se Nea Dimokratia avesse vinto le elezioni, la situazione sarebbe:
- Peggiore 50.2%
- Uguale 25.0%
- Migliore 22.6%
- Non sa 2.2%
10:20 del 16/06/15
Sondaggio GPO poll per Mega TV
Scelta tra cattivo accordo e restare in euro o nessun accordo ed uscire dall’euro:
- Cattivo accordo e stare in euro 56.2%
- nessun accordo ed uscire dall’euro 35.4%
10:05 del 16/06/15
Sondaggio GPO poll per Mega TV
Siete d’accordo/disaccordo con la strategia negoziale del governo?
- D’accordo/Probabilmente d’accordo 54.3%
- Disaccordo/Probabilmente d’accordo 43.8%
ore 23.00 del 15/06/15
POSIZIONE UE: la posizione di Juncker è che i colloqui possono proseguire solo con nuove proposte greche. Juncker ha pure negato di essere il “Cattivo” che vole il taglio delle pensioni UE. Il pallino quindi rimbalzerebbe ad Atene
POSIZIONE TEDESCA: Scheuble e la parte più conservatrice della CDU, la CSU , non sono ancora dispostio a concedere tagli al debito greco. Al contrario al Merkel sembra più possibilista. Quindi si rischia una spaccatura dentro il governo tedesco, effettiva o di facciata, questo lo si vedrà. la Merkel non può rompere con l’ala “Dura” della CSU, o con i paesi più rigidi nella UE, con il rischio di perderne la guida.
POSIZIONE FMI: Lagarde inizia a dirsi favorevole a discutere una ridefinizione del debito, o almeno la creazione di una situazione sostenibile per la Grecia. Il piano discusso dalla vecchia troika è considerato completamente superato.
POSIZIONE BCE: prosegue ELA , ma limitato, agli sgoccioli. Draghi ha affermato che ELA proseguirà sino a quando le banche greche saranno solvibili e ne avranno bisogno. Nello stesso tempo conferma le voci di uscita della Grecia dall’euro, ma le scaccia come navigazione in un acque sconosciute. Certo, certe volte è meglio navigare in acque sconosciute che affogare nella solita palta. E se Colombo non avesse navigato acque sconosciute non avrebbe scoperto l’america.
POSIZIONE GRECA: Varoufakis ha detto chiarissimamente che non è possibile accordo senza “Haricut”, cioè ridefinizione del debito, e non ritocchi,ma tagli radicali. Non vuole alzare l’IVA, ritenendo eccessiva l’aliquota del 23% per i greci, mentre noi che paghiamo il 22% siamo , evidentemente, dei fessi e delle pappemolli, oppure abbiamo sbagliato tutto (cosa probabile). La Gracia sa benissimo che l’uscita dall’euro sarebbe uno choc con danni devastanti e ricadute imprevedibili, e gioca bene le proprie carte.
POSIZIONE ITALIANA: inesistente.
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