Seguici su

Attualità

E possibile che l’AD di Unicredit abbia il mandato di vendere la nostra prima banca ai Francesi?

Pubblicato

il

Non so se avete letto il CV di Monsieur Mustier, AD di Unicredit: formazione alla Ecole Polytechnique ossia con ranghi militari scolastici ottenuti con la laurea alla facoltà napoleonica/militare di Francia ma soprattutto X-Mines [elites delle elites, a capo della solidarietà Grandes Ecoles – Mines più importante di Francia, a cui per definizione appartengono di norma i vertici delle istituzioni francesi, una forma di ancienne regime, da dove spesso attingono i servizi segreti francesi, ndr*], secondo molte fonti ex ufficiale della legione straniera e poi capo in SocGen di quel Kerviel a cui furono date (impropriamente) tutte le colpe per l’affossamento della banca francese con un supposto buco di circa 5 mld di euro nel pieno della crisi subprime post Lehman. Tra l’altro va detto che gli stessi avvocati e forse giudici che indagavano sul caso Kerviel – che fu denunciato proprio da Mustier – sembra furono segretamente spiati dai servizi segreti d’oltralpe, oltre ad aver costretto il capo della Brigade Financiere a dimettersi in quanto aveva scoperto che lo “scandalo” del traderino che perdeva soldi era invece a conoscenza dei vertici di SG (e quindi anche dal capo di Kerviel ossia di Mustier?). (Mustier per altro multato dalla Consob francese per insider trading, ndr**)

Dunque, l’attuale AD di Unicredit è certamente un personaggio ambiguo, a dir poco.

Aggiungiamoci il fatto che l’On. Boccia (PD, incredibile), non più tardi di qualche ora fa a Radio24 ha detto chiaramente – facendo “evolvere” la nostra tesi di alcune settimane fa ***- che sembrerebbe esistere un piano per far far “fluire” Unicredit ai francesi. Questo fa scopa con il tentativo di scalata di Bollorè a Mediaset, il quale secondo indiscrezioni di stampa di qualche mese fa voleva inizialmente solo far paura a Berlusconi per ottenere in cambio il suo supporto ad impossessarsi di Generali e forse di Mediobanca, avviando un risiko bancario nazionale dagli esiti imprevedibili ma certamente contrario agli interessi italici****; il Cavaliere rifiutò e dunque si arrivò all’attacco a Mediaset di qualche settimane fa (attacco che verrà respinto, ndr). Ma la parte più succulenta è la chiosa di Boccia nella sua intervista alla radio di Confindustria quando ha invocato la reintroduzione generalizzata della golden share [cancellata dal solito Monti per le aziende europee che ci vogliono depredare!!!] in difesa delle aziende strategiche nazionali.

Siamo felici di questa svolta politica, stigmatizziamo da tempo la sistematica asimmetria riservata all’Italia quando cerca di comprare aziende in Francia e Germania, mentre secondo alcuni (del PD) noi dovremmo permettere che gli stranieri acquisiscano i nostri campioni nazionali solo per scoprire dopo qualche anno che profitti ed impiego se ne sono andati all’estero (chiedere a Parigi cosa è successo dopo lo smembramento di Montedison). Ricordo solo che dopo l’avvento dell’euro l’Italia ha perso circa il 25% di produzione industriale ossia, vuoto per pieno, inclusa Montedison passata ai francesi il 25% di aziende manifatturiere (occupazione inclusa).

Ritornando al titolo, non possiamo escludere che Mustier possa essere/essere stato anche solo “inconsciamente” asservito ad interessi francesi per finalmente far vendere asset strategici del gruppo italiano – o la stessa Unicredit – ai nostri sempre invidiosi vicini d’oltralpe (…, …). Che poi Mustier possa anche solo ipoteticamente essere in odore di servizi segreti francesi (ad es. DRM magari appoggiati al DGSE) è nei fatti irrilevante, potendo invece affermare che è esistita una sua contiguità all’ “apparato sistemico se non istituzionale” transalpino, almeno a guardare il CV.

La cosa che più inquieta è che la vendita dei fondi Pioneer da parte di Mustier ossia di Unicredit sia avvenuta un attimo prima dell’attacco di Bollorè a Mediaset ed all’acquisizione del 5,1% di Terna da parte sempre di una compagine francese. Sarebbe interessante sapere quante azioni Mediaset fossero nel portafoglio di Pioneer nelle settimane precedenti alla vendita ad Amundi e quante ne siano postate trasferite a Credit Agricole/Natixis. Molti infatti sospettano che gran parte delle azioni acquisite da Bollorè per il tentativo di scalata alla galassia berlusconiana provengano proprio dai portafogli dei fondi Pioneer ceduti da Mustier ad Credit Agricole, anche per il tramite di equity swaps con Natixis (notasi: tutte istituzioni francesi quelle coinvolte).

Ricordiamo anche che nel bel mezzo della battaglia per l’acquisto di Mediaset è balenata anche l’ipotesi di vendita della rete francese di Generali ad AXA (azienda francese), della serie i francesi vogliono il risparmio degli italiani e rivogliono anche indietro quello francese oggi in mano a Generali.

Sta di fatto che – si noti che si tratta di una ipotesi esemplificativa assolutamente scolastica e certamente surreale, solo per fare un esempio “scolastico” sulle conseguenze di un simile ipotetico e teorico evento – se emergesse che il Mustier della situazione fosse davvero o anche fosse solo stato in forza ai servizi segreti francesi le conseguenze  sarebbero pesantissime, sarebbe uno scandalo enorme, anche con risvolti diplomatici. Chiaramente tutti siamo certi che questo non è il caso (…), per il bene delle relazioni bilaterali tra i due paesi. Tanto per dare l’idea della gravità di un tale ipotetico evento – proprio per tale ragione di estrema gravità siamo tenuti ad escluderlo a priori – si potrebbe anche arrivare ad annullare la vendita di Pioneer ad Amundi (…) ed anche a mettere in discussione la reciproca permanenza dei due paesi nella moneta unica. Siamo invece ragionevolmente confidenti che per ragioni totalmente differenti (…), tempo fine mese o giù di lì le azioni di Bollorè in Mediaset verranno congelate nei diritti di voto sine die, in attesa dei danni multi miliardari che dovranno essere pagati ai soci Mediaset.

Lato italiano, resta da indagare quali consulenti milanesi ipoteticamente molto vicini alla giustizia meneghina abbiano supportato con i propri servigi l’acquisizione di Pioneer e/o partecipazioni in Mediaset da parte dei francesi. Magari scoprirem(m)o che è lo stesso che seguì la scalata di EDF su Montedison e/o l’acquisizione di BNL da parte di Credit Agricole.

Fantomas per Mitt Dolcino

_____________________________

*http://www.liberation.fr/futurs/2002/11/04/la-tete-du-corps-des-mines-un-reve-de-pdg_420595

**http://www.eliolannutti.it/2012/12/banchiere-jean-pierre-mustier-unicredit/

***

https://scenarieconomici.it/neocolonialismeu/

https://scenarieconomici.it/la-francia-vs-italia/

https://scenarieconomici.it/bollotemediaset1/

****

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/08/generali-bollore-ci-riprova-e-cerca-la-spalla-di-berlusconi-per-convincere-renzi/2962605/

https://scenarieconomici.it/bollore-vuole-razziare-litalia-vuole-generali-con-lo-sfregio-il-governo-deve-dire-no/

http://formiche.net/2016/08/09/generali-telecom-e-mediaset-tutti-timori-di-renzi-per-le-mire-di-bollore/


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito