Energia
Cina: a giugno record nel petrolio importato
La Cina sta importando petrolio a livelli quasi record in una fame energetica che fa ben sperare. Le importazioni di petrolio dalla Cina a giugno sono aumentate del 45,3% su base annua, raggiungendo la seconda cifra mensile più alta mai registrata, con le raffinerie che hanno accumulato scorte nonostante la debole domanda interna.
Le importazioni di petrolio a giugno sono state pari a 12,67 milioni di barili al giorno, un forte aumento rispetto a un anno fa, quando il Paese era ancora sotto lockdown per il Covid-19. Il forte aumento delle importazioni di petrolio è arrivato dopo che Pechino ha revocato i limiti imposti alle raffinerie indipendenti, ovvero le cosiddette “teiere”.
Due anni fa, il governo cinese ha annunciato enormi tagli alle quote di importazione per le raffinerie di petrolio private del paese. I limiti alle importazioni hanno portato a una forte riduzione delle importazioni totali proprio a causa di queste limitazioni portate a un settore dove il privato stava dientando troppo rilevante. La mossa aveva lo scopo di consentire a Pechino di regolamentare in modo più preciso il flusso di petrolio straniero, in quanto raddoppiava le pratiche illecite come l’evasione fiscale, il contrabbando di carburante e le violazioni delle norme ambientali e sulle emissioni da parte di raffinerie indipendenti. Questi giri di vite sono ancora caratteristici delle Cina e vengono applicati ogni volta che in un settore industriale il privato mette a rischio le aziende pubbliche.
La Cina ha anche aumentato le sue importazioni di gas naturale, con le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) che hanno toccato il massimo degli ultimi 5 mesi a giugno, anche se la debole domanda soprattutto in Europa ha limitato i prezzi. Il mese scorso, la Cina ha importato 5,96 milioni di tonnellate di GNL, il 28% in più rispetto ai 4,64 milioni acquistati dal paese un anno fa e anche in più rispetto ai 5,54 milioni di tonnellate importate a maggio. milioni di unità termiche britanniche (mmBtu), l’87% al di sotto del suo massimo record di $ 70,50 a fine agosto e il minimo da aprile 2021.
.Però la Cina non si basa solo su di un boom delle importazioni: anche la produzione nazionale sta aumentando, come mostra questo grafico di Bloomberg
Quindi comunque la Cina ha aumentato notevolmente la produzione energetica, soprattutto importata, ma anche interna. Il problema è che, per ora, non sembra sufficiente a mostrare una forte crescita economica.
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