Attualità
4 Maggio 2017, arriva il QE del popolo (di Eriprando Sforza)
E’ quasi la mezzanotte del 4 maggio 2017. Scrivo queste note a caldo, in fretta, con qualche imprecisione, certo, dovuta alla tensione e alla stanchezza accumulate in una giornata storica e interminabile.
Il Consiglio, che come al solito sarebbe dovuto finire alle 13:45, è durato fino alle 19:30 fra la costernazione generale e il crollo delle borse europee. Francoforte e Parigi hanno perso il 5%, Milano il 7%. Chissà domani come accoglieranno la nostra decisione. Mai come in queste ore ho sentito il desiderio di lasciare tutto e ritirarmi in quella piccola isola greca che ho comprato insieme ad altri tre dirigenti della Bce. Ma sono sicuro che dopo una buona dormita, domani sarò ansioso di tornare sul campo di battaglia, anche solo per vedere come andrà a finire.
Mario Draghi cerca di assumere un’aria inespressiva ma non ce la fa, Jens Weidmann è un fascio di nervi, potrebbe scaraventarsi contro il presidente da un momento all’altro, Klaas Knot sembra godere di questa situazione, tutti gli altri hanno facce da funerale. Draghi dice due frasi di circostanza e poi invita il suo vice a illustrare la situazione.
Vitor Constancio (Portogallo): Cari colleghi, data l’eccezionalità del momento tralascio ogni considerazione di natura macroeconomica e vengo subito al dunque: la prossima settimana si terrà il primo turno delle elezioni presidenziali in Francia. Ho qui gli ultimi sondaggi, riservatissimi. François Hollande è al 18,6%, Nicolas Sarkozy al 22,3%, Marine Le Pen…al 41,8%.
Ignazio Visco (Italia): Ma come? Questa mattina ho letto sul Corriere della Sera un sondaggio che dava Sarkozy in leggero vantaggio sulla Le Pen.
Jens Weidmann (Germania): Sei proprio patetico. Credi ancora che i sondaggi pubblicati dai giornali siano quelli veri?
Visco: Ma è un sondaggio francese, mica italiano.
Weidmann: Mamma mia (in italiano), sei un caso disperato. Sì caro Vitor, devo dire che anche i nostri sondaggi riservati sono sulla stessa linea, mezzo punto in più o in meno.
Luis Maria Linde (Spagna): Si tratta di un vantaggio incolmabile. Ma Hollande ci ha assicurato che se arriva terzo dà ordine di votare per Sarkozy.
François Villeroy de Galhau (Francia): Non è detto che tutti lo seguano. E molti elettori
di Sarkozy potrebbero essere tentati di passare con la Le Pen al secondo turno per salire sul carro del vincitore. Non devono poi fare un gran salto. Ala fine Sarko ha fatto suo il programma del Front National, a parte l’uscita dall’euro.
Klaas Knot (Olanda): A parte l’uscita dall’euro? Come se non fosse l’unica differenza che conta davvero. Come possiamo fare amare la nostra moneta ai francesi?
Weidmann: Lascia perdere Klaas, non ce la fai proprio a fare lo spiritoso.
Jan Smets (Belgio): Però ha ragione, non siamo riusciti a costruire consenso intorno alla nostra moneta.
Yannis Stournaras (Grecia): Le agenzie di PR ci hanno solo fregato dei soldi. Va bene che li produciamo dal nulla. Però…
Constancio: Ecco, caro Yannis, ci hai portati al punto giusto. Visto che i soldi li produciamo dal nulla…
Weidmann: Lo sapevo dove volevate arrivare. Ma stavolta, caro il mio Mario Whatever It Takes, non la passi liscia.
Vitas Vasiliauskas (Lituania): No, scusate un attimo. Non sarebbe più facile…un incidente…
Villeroy De Galhau: Mon Dieu, ma voi vi siete davvero staccati dall’Unione Sovietica? Perché il modo di risolvere i problemi mi sembra lo stesso. Non possiamo farlo, i complottisti direbbero che siamo stati noi e molti li ascolterebbero. Ci sarebbe il rischio di sommosse in tutto il Paese.
Erkki Liikanen (Finlandia): Un nuovo attacco dell’Isis, potrebbe esserne vittima anche la Le Pen. O forse non ce ne sarebbe bisogno, lei potrebbe anche non essere il bersaglio. Un mega attentato con un migliaio di morti giustificherebbe il rinvio delle elezioni. Guadagniamo tempo, poi si troverebbe il modo di aggiustare le cose.
Draghi: Signori colleghi, qui sento troppe parole in libertà. Ascoltate la proposta di Vitor.
Constancio: L’unico modo per cercare di evitare la vittoria del fascismo è quella di lanciare le banconote dall’elicottero. Qualcuno lo chiama il Qe del popolo.
Knot: Sentiamo un po’ come avverrebbe in concreto. Quanti elicotteri volete noleggiare?
Constancio: Abbiamo escluso di iniettare denaro nei conti correnti. C’è chi ne possiede più di uno, ci si mette troppo tempo a fare la cernita, con il rischio di darli comunque due volte alla stessa persona. Più facile distribuire una tessera nominale.
Knot: I punti del supermercato, affascinante. E quanto varrebbe?
Constancio: Varrebbe 250 euro al mese per un anno.
Visco: E’ poco più degli 80 miliardi al mese che usiamo adesso per comprare titoli di Stato e corporate bond… si può fare…
Knot: Bravo Ignazio, complimenti. Questa è compravendita di voti allo stato puro. Dalle tue parti ci sguazzano, è una proposta che ti fa sentire a casa tua.
Liikanen: E’ una proposta immorale e inefficace. Meglio un mega attentato. Potremmo usare i ceceni.
Draghi: Signori colleghi, vi invito a riflettere. L’helicopter money è l’ultima carta che ci è rimasta. L’unica alternativa sarebbe…
Ardo Hansson (Estonia): Il mega attentato del’Isis…
Draghi: Per favore, non siamo all’osteria. Un minimo di serietà, signori colleghi. L’unica alternativa sarebbe la repressione, la fine di ogni simulacro di democrazia. La gente è esasperata. Dopo anni di austerità dobbiamo dare loro un minimo di respiro. Hai ragione, Yannis. Purtroppo i persuasori occulti hanno fallito, non sono riusciti a indorare la pillola. La maggior parte della gente si è impoverita a tal punto da percepire la realtà. Non riusciamo più a distrarla dalla loro miseria.
Weidmann: I tedeschi non si sono così impoveriti. Basta con questi giochetti, Mario. E’ tutta una scusa per dare soldi gratis ai tuoi cari amici italiani. La Germania non accetterà mai una truffa del genere.
Draghi: Ti ricordo che se vince la Le Pen salta l’euro.
Weidmann: Mi rifiuto di fare sopravvivere l’euro spremendo il sangue del popolo tedesco!
Draghi: Ogni volta che parli dimostri di avere a cuore solo la Germania, che non ti importa niente dell’Europa. Di quale sangue parli? Lo sai benissimo che il denaro lo creiamo dal nulla, non ci sono limiti alla sua creazione.
Knot: Ti faccio notare una cosa, caro Mario. Sai perché sarebbe deleterio il Qe del popolo? Perché la gente si accorgerebbe di essere stato ingannata per tutti questi anni. Una volta ricevuta la prima tessera da 250 euro, dopo la prima euforia comincerebbe a farsi domande. Perché mi hanno dato i soldi solo adesso? Se il denaro si crea dal nulla perché mi hanno fatto soffrire per tutti questi anni? Perché non mi danno di più?
Draghi: Io non ho perso del tutto la fiducia nei nostri persuasori occulti. Stavolta possono lavorare su basi favorevoli, per una volta invece di togliere avremo dato. Finora la nostra guerra per creare l’Europa non ha conosciuto arretramenti. Ora si tratta solo di fare una piccola ritirata strategica. Da qui prenderemo la rincorsa per arrivare alla vittoria definitiva.
Weidmann: E’ un errore gravissimo, Mario. Magari riuscirai a evitare l’uscita dall’euro della Francia. Ma avrai quella della Germania.
Draghi: Ti ricordo che i 250 euro arriveranno anche agli elettori tedeschi.
Weidmann: Gli elettori tedeschi non si fanno comprare. E sanno che alla fine saranno loro a pagare il conto di questa iniziativa irresponsabile.
Draghi: Sai benissimo che non è così.
Weidmann: Ma devono credere che sia così. Abbiamo costruito il nostro potere sulla retorica dei sacrifici. Non possiamo dire che è stato tutto uno scherzo.
La discussione è durata ancora a lungo. Alla fine il Qe del popolo è passato di misura. Weidmann ha ribadito che dopo questa ennesima mascalzonata la Germania sarebbe uscita dall’euro. Mentre io comincio a sospettare che nemmeno il Qe del popolo riuscirà a evitare la vittoria della Le Pen. Forse hanno ragione i baltici: solo l’Isis può salvare l’euro…
Eriprando Sforza
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