Euro crisis
GEOPOLITICA: QUELLE STRANE INVERSIONI AD “U” DI FMI E DRAGHI
In questi giorni si fa un gran parlare di questo documento del FMI: il cui contenuto, in parole povere, condanna le politiche imposte alla Grecia nel 2012 (secondo bailout), che prevedevano una riduzione del debito al 124% nel 2020 e al 110% nel 2022 e che, in realtà, si sono rivelate pura fantasia.
Ripetute volte il FMI ha (volutamente) sbagliato le previsioni, sino a quando Olivier Blanchard, il capo economista, non ha reso noti questi errori creando un’insanabile frattura tra la componente tecnica (lui) e quella politica (la Lagarde) dell’ente. Ora pare che le due anime si siano fuse, al punto che finalmente escono serie previsioni:
Potere della GEOPOLITICA, per la quale GLI USA devono evitare che LA RUSSIA acquisisca influenza nel mar greco qualora il fallimento della GRECIA, decretato dagli squilibrati mentali che risiedono a Bruxelles in conseguenza degli ultimi aiuti a Tsipras. Il debito greco è di fatto irredimibile, oltre che davvero illecito ed immorale. Di tal guisa, se non vogliamo che l’intero occidente venga giù, i tedeschi dovranno addebitare AI LORO CONCITTADINI il salvataggio effettuato delle loro banche grazie al FONDO SALVA STATI. Guarda caso, proprio di recente, anche il soldatino USA Mario Draghi
si è schierato contro Merkel e Schauble:
E questo complicherà notevolmente la vita alla C(censura) I(censura):
Potere della Geopolitica, ora, quel che lo scorso anno sembrava impossibile, comincia a far breccia nei teneri e generosi cuori del capitalismo finanziario anglo-sassone. Chissà come mai?
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