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“Riscaldamento globale”: i sei fatti reali sempre ignorati

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John Kerry, lìinviato di Biden sull’ambiente,  predica che “la crisi climatica nel suo insieme è una minaccia alla sicurezza nazionale perché è distruttiva per la vita quotidiana degli esseri umani in tutto il mondo“. La deputata Alexandria Ocasio-Cortez, la rosso-verde, ci avverte che nel 2030 “il mondo finirà… se non affrontiamo il cambiamento climatico“. In Europa abbiamo il commissario ̶a̶l̶l̶a̶ ̶d̶i̶s̶t̶r̶u̶z̶i̶o̶n̶e̶ ̶e̶c̶o̶n̶o̶m̶i̶c̶a̶ ̶  all’ecologia Tiemmermans che vuole restrizioni economiche draconiane in nome dell’ambiente.  Tutta questa gente dice , volutamente, solo parte della verità, dimenticando almeno sei punti essenziali:

  • In primo luogo, nel suo nuovo libro “Unsettled“, lo scienziato capo del Dipartimento dell’energia dell’amministrazione Obama, Steven Koonin, mostra che i modelli su cui si basa la sinistra per prevedere il futuro riscaldamento globale sono così scarsi che non possono nemmeno riprodurre i cambiamenti di temperatura nel XX secolo. Se questi modelli non sono in grado di riprodurre le temperature passate già note al momento dello sviluppo dei modelli, come possono prevedere in modo affidabile le temperature decenni nel futuro?
  • In secondo luogo, il libro di Koonin documenta anche che l’analisi del Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici indica che qualsiasi impatto economico negativo che il riscaldamento globale potrebbe avere alla fine sarà così modesto da non giustificare alcuna azione.
  • In terzo luogo, l’Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica e l’IPPC delle Nazioni Unite non affermano che sia stato stabilito un collegamento tra il riscaldamento globale e i disastri naturali. Anzi proprio non ci sono modelli validi per esempio sullo studio degli oceani. Nel 2020, la NOAA ha dichiarato: “è prematuro concludere con grande fiducia che l’aumento delle concentrazioni atmosferiche di gas serra dalle attività umane abbia avuto un impatto rilevabile sull’attività degli uragani del bacino atlantico” e “i cambiamenti nell’attività dei cicloni tropicali … non sono ancora rilevabili. “L’IPPC delle Nazioni Unite, secondo il Wall Street Journal, “afferma che mancano anche prove per dimostrare che il riscaldamento sta peggiorando le tempeste e le inondazioni”. Eppure non passa giorno in cui i mass media non vi dicano l’esatto opposto.
  • In quarto luogo, con l’aumento della temperatura terrestre, i disastri naturali sono diventati molto meno mortali. Dal 1920, la temperatura del pianeta è aumentata di 1,29 gradi Celsius e la popolazione mondiale è quadruplicata da meno di due miliardi a oltre sette miliardi e mezzo – eppure EM-DAT, The International Disaster Database, riporta che il numero di persone uccise da disastri naturali è aumentato è diminuito di oltre l’80%, da quasi 55.000 all’anno a meno di 10.000 all’anno.
  • In quinto luogo, alcuni dei migliori scienziati del mondo ritengono che il riscaldamento globale sarà vantaggioso anziché dannoso.Nel 2017, un gruppo di eminenti scienziati – come Richard Lindzen del MIT, William Happer di Princeton e Judith Curry della Georgia Tech – ha scritto che “[o] osservazioni [negli ultimi] 25 anni… mostrano che il riscaldamento dovuto all’aumento della CO2 atmosferica sarà benigno». L’anidride carbonica, hanno osservato, “non è un inquinante ma un grande vantaggio per l’agricoltura e altre forme di vita sulla Terra”. Senza poi pensare alla possibilità di coltivazione di aree immense come quelle siberiane.
  • Sesto, il riscaldamento globale salva vite. Uno studio pubblicato nel 2015 dalla rivista medica britannica The Lancet ha scoperto che il freddo uccide oltre 17 volte più persone del caldo. Questo studio di 22 scienziati di tutto il mondo – che ha esaminato oltre 74 milioni di morti in Australia, Brasile, Canada, Cina, Italia, Giappone, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Taiwan, Tailandia, Regno Unito e Stati Uniti nel 1985 -2012, “il più grande set di dati mai raccolto per valutare le associazioni temperatura-salute” – ha riferito che il freddo ha causato il 7,29% di queste morti, mentre il caldo ha causato solo lo 0,42%.  E i piccoli cambiamenti nella temperatura contano: “temperature moderatamente calde e fredde” hanno causato l’88,85 percento dei decessi legati alla temperatura, mentre le temperature “estreme” hanno causato solo l’11,15 percento.

Quindi l’influenza umana sul clima è da provare, è da provare come agisca nei fatti l’anidride carbonica, e quale modello muova il tutto. Intanto si mettono norme assurde e si opprimono i cittadini e le aziende.


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