Un piccolo mistero svelato: un’opera di Raffaello non è solo di Raffaello

L’intelligenza artificiale (AI) può essere addestrata a vedere dettagli nelle immagini chesfuggono all’occhio umano. Ora una rete neurale AI ha identificato qualcosa di insolito in un volto di un dipinto di Raffaello: Non è stato dipinto da Raffaello, almeno per quella parte.

Il volto in questione appartiene a San Giuseppe, che si vede in alto a sinistra nel dipinto noto come Madonna della Rosa.
Gli studiosi hanno infatti a lungo dibattuto se il dipinto sia o meno un originale di Raffaello. Sebbene siano necessarie diverse prove per stabilire la provenienza di un’opera d’arte, un nuovo metodo di analisi basato su un algoritmo di intelligenza artificiale si è schierato dalla parte di coloro che ritengono che almeno alcuni dei tratti siano opera di un altro artista.

Ricercatori del Regno Unito e degli Stati Uniti hanno sviluppato un algoritmo di analisi personalizzato basato sulle opere che sappiamo essere il risultato della pennellata del maestro italiano. Questo permette di riconoscere quali opere siano esattamente sue e quali no, e nella Madonna della Rosa qualcosa non appartiene all’urbinate.

“Utilizzando l’analisi delle caratteristiche profonde, abbiamo usato immagini di dipinti autenticati di Raffaello per addestrare il computer a riconoscere il suo stile in modo molto dettagliato, dalle pennellate, alla tavolozza dei colori, alle ombreggiature e a ogni aspetto dell’opera”, ha spiegato il matematico e informatico Hassan Ugail dell’Università di Bradford nel Regno Unito a dicembre, quando sono stati pubblicati i risultati dei ricercatori.

“Il computer vede molto più profondamente dell’occhio umano, a livello microscopico”.
I processi di apprendimento automatico devono essere addestrati su una vasta gamma di esempi, cosa che non è sempre disponibile quando si tratta dell’opera di un singolo artista. In questo caso, il team ha modificato un’architettura pre-addestrata sviluppata da Microscoft, chiamata ResNet50, abbinata a una tecnica di apprendimento automatico tradizionale chiamata Support Vector Machine.

Il metodo ha già dimostrato di avere un livello di accuratezza del 98% quando si tratta di identificare i dipinti di Raffaello. Di solito viene addestrato su immagini intere, ma in questo caso il team gli ha chiesto di esaminare anche i singoli volti nell’opera.

Mentre la Madonna, il Bambino e San Giovanni risultano tutti creati dalla mano di Raffaello, non è così per San Giuseppe. I ricercatori fanno notare che in precedenti dibattiti sull’autenticità del dipinto, il volto di San Giuseppe è stato ritenuto meno ben fatto rispetto agli altri nella cornice.

San Giuseppe

“Quando abbiamo testato i della Rosa nel loro insieme, i risultati non sono stati conclusivi”, ha detto Ugail.
“Quindi abbiamo analizzato le singole parti e mentre il resto del quadro è stato confermato come Raffaello, il volto di Giuseppe è risultato molto probabilmente non Raffaello”.

Gli esperti ritengono che la Madonna della Rosa sia stata dipinta su tela tra il 1518 e il 1520. È stato a metà del 1800 che i critici d’arte hanno iniziato a sospettare che Raffaello potesse non aver dipinto tutte le opere, o meglio il totale delle singole opere. In realtà questo non deve stupire: imaestri rinascimentali e in precedenza medievali, avevano sempre attorno degli allievi, e per questo si parla di “Scuola” dei vari maestri. Quindi il maestro spesso si occupava del disegno generale e delle parti più importanti delle opere, come, in questo caso la Madonna, Gesù Bambino e il Battista, mentre la figura di San Giuseppe, sullo sfondo, venne lasciata a un allievo.

I possibili autori del San Giuseppe sono o Giulio Romano o Giovan Francesco Penni, entrambi artisti allievi di Raffaello.

Ritratto di Giovanna d’Aragona, realizzato da Raffaello di da Giulio Romano

La Vergine dal Velo, realizzata dal Penni su probabile disegno di Raffaello

Ora quei sospetti si sono quasi certamente rivelati corretti, anche se il team di ricerca che ha condotto lo studio tiene a sottolineare che questa IA aiuterà gli esperti d’arte in futuro, piuttosto che sostituirli.

“Non si tratta di un caso in cui l’intelligenza artificiale prenderà il posto delle persone”, ha dichiarato Ugail. “Il processo di autenticazione di un’opera d’arte comporta l’esame di molti aspetti, dalla provenienza, ai pigmenti, alle condizioni dell’opera e così via.