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Russia: ripartono i terminal petroliferi sul Mar Nero

Il porto russo sul Mar Nero di Novorossiysk, ha ripreso l’esportazione di carburanti e petrolio, dopo le riparazioni per un attacco ucraino. Però i droni di Kiev continuano a colpire

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Un terminal per l’esportazione di prodotti petroliferi nel più grande porto russo sul Mar Nero, Novorossiysk, ha ripreso a caricare le navi cisterna per l’esportazione, dopo l’attacco di un drone ucraino alla struttura la scorsa settimana, ha riferito lunedì la Reuters, citando i dati di LSEG e di fonti industriali.

Il terminal, Importpischeprom, ha sospeso le operazioni venerdì a seguito dell’attacco di un drone a Novorossiysk, che ha colpito il terminal e il porto petrolifero di Sheskharis.

L’impianto di Importpischeprom – le cui esportazioni principali sono prodotti petroliferi, fertilizzanti e oli vegetali – ha ripreso i carichi, con una nave cisterna già caricata di diesel e già in viaggio verso il Senegal. Altre due navi cisterna sono attualmente in fase di carico presso il terminal, secondo i dati LSEG elaborati da Reuters.

Le esportazioni di carburante russo sono crollate nelle ultime settimane, a causa della ridotta capacità di raffinazione a causa deglia ttacchi dei drooni ucraini.

Le spedizioni di carburante della Russia sono diminuite del 14,6% ad aprile rispetto a marzo, poiché le riparazioni delle raffinerie, la manutenzione stagionale e il divieto di esportazione di benzina hanno pesato sulle esportazioni di prodotti petroliferi di Mosca il mese scorso, secondo i calcoli di Reuters e i dati che Reuters ha ottenuto da fonti industriali.

Negli ultimi mesi, la Russia ha effettuato interventi di manutenzione e riparazioni superiori al previsto presso le sue raffinerie, dopo che l’Ucraina ha intensificato all’inizio di quest’anno i suoi attacchi con i droni contro la capacità di raffinazione russa. Oltre alle riparazioni non pianificate per riparare i danni causati dai droni, alcune raffinerie sono state sottoposte a manutenzione programmata, che ha anche trascinato le esportazioni di carburante della Russia nel mese di aprile.

A metà aprile, la Russia aveva riportato in linea alcune unità di raffinazione del petrolio, riducendo la capacità messa fuori linea dai colpi dei droni ucraini a circa il 10%, dal 14% di fine marzo.

All’inizio di aprile, la Russia ha dichiarato di poter riparare tutte le unità danneggiate entro l’inizio di giugno.

Tuttavia, proprio quando la Russia aveva iniziato a ripristinare la capacità di raffinazione danneggiata dagli attacchi di droni ucraini all’inizio di quest’anno, una nuova ondata di attacchi di droni ha colpito un’importante raffineria di proprietà di Rosneft, per la seconda volta, all’inizio di maggio. Anzi la tendenza dell’Ucraina attuale è quella di aumentare gli attacchi, per costringere


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