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Economia

L’Austria in allarme: Gazprom potrebbe tagliare le forniture di gas

Una causa farà si cheOMV potrebbe non pagare più gazprom per le consegne di gas naturale, e quindi questa taglierà le forniture. Il gas russo costituisce ancora il 90% delle forniture austriache

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Gasdotto

Il gigante statale russo Gazprom potrebbe interrompere la fornitura di gas naturale all’austriaca OMV a causa di una sentenza di un tribunale estero che potrebbe interrompere i pagamenti di OMV a Gazprom Export, ha dichiarato l’azienda austriaca in un messaggio urgente al mercato.

L’unità di OMV OMV Gas Marketing & Trading GmbH (OGMT) è venuta a conoscenza di una sentenza di un tribunale straniero ottenuta da una grande azienda energetica europea che, se applicata in Austria contro OGMT, richiederebbe a quest’ultima di effettuare i pagamenti previsti dal contratto di fornitura di gas con Gazprom Export a tale azienda energetica europea, anziché a Gazprom Export.

La filiale di OMV non sa se e quando potrebbe verificarsi un’applicazione di questo tipo, senza specificare il caso o la società europea in questione. Però quando Gaazprom non riceverà più i pagamenti, come da contratto, interromperà le forniture. 

“In caso di tale applicazione, OGMT ritiene probabile che Gazprom Export interrompa la fornitura di gas ai sensi del contratto di fornitura di gas con OGMT, con conseguenti ripercussioni sul mercato austriaco del gas. Questa valutazione si basa sul comportamento di Gazprom Export in situazioni simili”, ha dichiarato OMV nel suo messaggio al mercato.

L’azienda austriaca ha assicurato al mercato che OGMT “sarà comunque in grado di rifornire i suoi clienti contrattuali con gas proveniente da fonti alternative non russe, grazie agli ampi sforzi di diversificazione compiuti negli ultimi anni”.

Il messaggio urgente al mercato da parte di OMV evidenzia la vulnerabilità della fornitura di gas dell’Austria, che dipende ancora da Gazprom, la Russia.

Mentre Gazprom ha sospeso la fornitura di gas a molti Paesi dell’UE in seguito all’invasione dell’Ucraina, l’Austria e diversi altri Paesi dell’Europa centrale continuano a ricevere gas dalla Russia. Ancora adesso oltre il 90% del gas importato in Austria è di provenienza russa, anche se le quantità sono molto calate rispetto al 2022.

All’inizio di quest’anno, l’Austria, uno dei membri dell’UE ancora più dipendenti dal gas russo, ha segnalato di voler ridurre la sua dipendenza da Mosca, anche cercando di porre fine all’accordo a lungo termine che OMV ha con Gazprom.

Le forniture di gas russo all’Europa sono crollate dopo l’invasione russa dell’Ucraina, ma alcuni clienti europei dell’Europa centrale continuano a ricevere il gas russo attraverso il percorso che attraversa l’Ucraina e un gasdotto che passa per la Turchia.

L’Ucraina ha già segnalato che non intende impegnarsi in colloqui con la Russia per un’estensione dell’accordo di transito del gas che scade alla fine del 2024. A quel punto o si riavvierà il vecchio gasdotto Yamal, attraverso Polonia e Bielorussia, o il gas arriverà solo come LNG o, poco, attraverso Turkstream.


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