Economia
CITIBANK: Previsioni di crescita mondiali per i prossimi 4 anni.
Salve a tutti
Pubblichiamo alcune previsioni mondiali contenute nella “Global Economic Outlook and Strategy“, predisposto da Citibank, e che coprono i prossimi quattro anni. Vediamo la diversa distribuzione nelle attese di crescita del PIL., iniziando dall’America.
AMERICA del NORD :
USA
- 2013: 1.6%
- 2014: 2.6%
- 2015: 3.2%
- 2016: 3.2%
- 2017: 3.0%
Si attende a partire dal 2014 una crescita lenta ma stabile del lavoro. La spinta inflazionistica rimarrà comunque limitata e la crescita dovrebbe superare l’obiettivo del 2%, con comunque rischi legati all’andamento della domanda interna ed esterna.
CANADA
- 2013: 1.6%
- 2014: 2.4%
- 2015: 2.9%
- 2016: 3.0%
- 2017: 2.7%
I rischi in questo caso provengono dal un mercato immobiliare in bolla, e che potrebbe dare problemi nonostante la politica espansiva della banca centrale
MESSICO
- 2013: 1.2%
- 2014: 3.8%
- 2015: 4.0%
- 2016: 3.8%
- 2017: 3.7%
In questo caso l’inflazione prevista parte dal 3,8 % per ridursi con il tempo a poco sopra il 2%
SUD AMERICA
BRASILE
- 2013: 2.6%
- 2014: 2.0%
- 2015: 2.0%
- 2016: 2.5%
- 2017: 3.0%
Le previsioni per l’inflazione 2013 sono del 5,9% in riduzione rispetto alle previsioni precedenti, grazie ad una politica monetaria più restrittiva.
ARGENTINA
- 2013: 5.3%
- 2014: 3.0%
- 2015: 2.0%
- 2016: 2.0%
- 2017: 3.5%
Problemi economici e politici permangono nonostante la sistemazione di alcune cause legale riguardanti il debito passato. Si attendono dei rivolgimenti politici.
EUROPA OCCIDENTALE
GERMANIA
- 2013: 0.6%
- 2014: 1.9%
- 2015: 1.7%
- 2016: 1.7%
- 2017: 1.5%
si prevede che la prossima coalizione di governo applicherà una politica di crescita contenuta della domanda interna e restrittiva a livello europeo.
FRANCIA
- 2013: 0.2%
- 2014: 0.8%
- 2015: 0.9%
- 2016: 1.4%
- 2017: 1.9%
Ci si attendeva uno scatenamento maggiore della domanda repressa, ma le difficoltà politiche non permettono lo sviluppo prima atteso.
ITALIA
- 2013: -1.7%
- 2014: 0.1%
- 2015: 0.0%
- 2016: 0.2%
- 2017: 0.6%
I minimi alleggerimenti della politica fiscale (0,2% del PIL) saranno comunque inefficaci per la riduzione del credito e la debolezza del sistema industriale e delle esportazioni si mangeranno ogni sviluppo. Grazie Sakkomannis, abbiamo la ripresa proprio qui, dietro l’angolo….
SPAGNA
- 2013: -1.3%
- 2014: 0.1%
- 2015: 0.7%
- 2016: 1.2%
- 2017: 1.3%
Il miglioramento della situazione immobiliare porterà un miglioramento nei consumi e quindi ad un miglioramento nella crescita prevista.
GRECIA
- 2013: -3.8%
- 2014: -2.9%
- 2015: -1.4%
- 2016: 0.9%
- 2017: 1.3%
Nel 2014 il deficit nei conti pubblici riporterà il paese nell’occhio del ciclone.
IRLANDA
- 2013: -0.5%
- 2014: 1.4%
- 2015: 1.6%
- 2016: 2.7%
- 2017: 3.0%
Il rallentamento nel 2013 porterà a mancare gli obiettivi di crescita previsti.
PORTOGALLO
- 2013: -1.7%
- 2014: -0.6%
- 2015: 0.0%
- 2016: 1.0%
- 2017: 1.1%
Il problema del debito pubblico non sarà risolto facilmente e zavorrerà a lungo la crescita.
PAESI BASSI
- 2013: -1.2%
- 2014: 0.3%
- 2015: 0.9%
- 2016: 1.2%
- 2017: 1.6%
la crescita prevista rimane bassa.
BELGIO
- 2013: 0.0%
- 2014: 0.5%
- 2015: 1.0%
- 2016: 1.5%
- 2017: 1.6%
nonostante la politica di risparmi unita a stimoli economici, la crescita rimane bassa.
REGNO UNITO
- 2013: 1.4%
- 2014: 3.0%
- 2015: 3.2%
- 2016: 2.7%
- 2017: 2.2%
La crescita nel mercato immobiliare e dei consumi interni porterà ad un buon sviluppo del PIL.
SVIZZERA
- 2013: 1.7%
- 2014: 1.5%
- 2015: 1.7%
- 2016: 1.8%
- 2017: 1.5%
La politica monetaria morbida permetterà uno sviluppo contenuto, che potrebbe essere rivisto a seconda della crisi dell’area euro.
SVEZIA
- 2013: 0.6%
- 2014: 2.2%
- 2015: 2.6%
- 2016: 2.5%
- 2017: 2.9%
una mercato del lavoro stabile con un mercato immobiliare in crescita e consumi sostenuti porteranno ad una buona crescita del PIL.
DANIMARCA
- 2013: 0.3%
- 2014: 1.2%
- 2015: 1.4%
- 2016: 1.5%
- 2017: 1.7%
la crisi finanziaria e monetaria continuerà a far sentire la sua morsa, ma una migliore domanda interna dovrebbe portare ad un miglioramento del PIL.
NORVEGIA
- 2013: 1.8%
- 2014: 2.2%
- 2015: 2.5%
- 2016: 2.7%
- 2017: 2.7%
La Norvegia ha superato il suo picco di crescita ed ora avrà uno sviluppo più contenuto.
EUROPA DELL’EST
RUSSIA
- 2013: 1.4%
- 2014: 2.8%
- 2015: 3.2%
- 2016: 3.2%
- 2017: 3.3%
la Russia utilizzerà lo strumento dell’espansione monetaria per controbattere il recente rallentamento nella crescita.
POLONIA
- 2013: 1.3%
- 2014: 3.1%
- 2015: 3.3%
- 2016: 3.3%
- 2017: 3.2%
le riforme previdenziali e fiscali permetteranno una crescita contenuta, ma stabile.
ASIA
TURCHIA
- 2013: 3.5%
- 2014: 4.0%
- 2015: 4.2%
- 2016: 4.2%
- 2017: 4.2%
Il rallentamento nello sviluppo mondiale faranno proseguire nella polita monetaria espansiva con tassi di interesse reali negativi. I problemi potranno essere superati, ma sono possibili anche contraccolpi negativi.
GIAPPONE
- 2013: 1.9%
- 2014: 1.8%
- 2015: 1.0%
- 2016: 1.2%
- 2017: 1.2%
La BoJ proseguirà nella sua politica di espansione, ma l’andamento della domanda interna non sarà sufficientemente compensato da questa politica.
CINA
- 2013: 7.6%
- 2014: 7.2%
- 2015: 7.0%
- 2016: 7.5%
- 2017: 7.3%
La crescita cinese rimane sbilanciata e dipendente dallo straordinario stimolo creditizio. Questo pone dei dubbi sulla sua sostenibilità di medio periodo.
INDIA
- 2013: 4.8%
- 2014: 5.6%
- 2015: 6.7%
- 2016: 7.3%
- 2017: 7.4%
I timori inflazionistici impediranno all’India una politica monetaria espansiva nonostante nel 2013 sia scesa al di sotto della media decennale di crescita del 5%.
COREA
- 2013: 2.9%
- 2014: 3.7%
- 2015: 3.9%
- 2016: 3.9%
- 2017: 3.7%
Il migliore del mercato immobiliare e la crescita occupazione porteranno ad un miglioramento dei consumi interni che sosterrà una crescita stabile.
INDONESIA
- 2013: 5.7%
- 2014: 5.3%
- 2015: 5.5%
- 2016: 5.9%
- 2017: 6.0%
La politica di deficit pubblico contenuto, ma continuo, diviene sostenibile grazie anche alle politiche della FED che permettono di mantenere contenuti i tassi di interesse del debito pubblico. Comunque il deficit è previsto in calo sotto il 3%.
AUSTRALIA
- 2013: 2.5%
- 2014: 3.0%
- 2015: 3.0%
- 2016: 3.0%
- 2017: 3.2%
Il post elezioni porterà ad un miglioramento generale. il mercato immobiliare ha tenuto ed è anzi in sviluppo, con prezzi in crescita e questo, unito ad un migliore atteggiamento dei consumatori porterà ad un incremento del tasso di crescita del PIl.
Vediamo che i paesi con possibilità di utilizzare politiche monetarie autonome e di sostenere il mercato immobiliare interno riescono a mantenere tassi di sviluppo ed occupazioni elevati. L’Italia, grazie all’Euro o alle astute politiche di tassazione del patrimonio, sta andando esattamente in direzione opposta.
Saluti
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