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Zio Sam diventa una “Balena” di Bitcoin: maxisequestro da 15 Miliardi. Ma ora che fine fa il tesoro?

USA, sequestro crypto record: 15 miliardi di $ in Bitcoin. Ora Washington valuta se usarli per una “riserva strategica” o risarcire le vittime

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Il Dipartimento di Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti ha appena messo a segno quello che viene definito il più grande sequestro di criptovalute della storia. Parliamo di un bottino da quasi 15 miliardi di dollari in Bitcoin, sottratto a una vasta rete criminale transnazionale basata in Cambogia.

Se da un lato la notizia conferma l’efficacia delle agenzie federali nel tracciare transazioni anche complesse sulla blockchain, dall’altro apre uno scenario affascinante: il governo USA sta diventando, suo malgrado (o forse no), uno dei più grandi hodler (detentori) di Bitcoin al mondo.

Ma andiamo con ordine.

Il crimine: “Pig Butchering” su scala industriale

L’operazione ha smantellato (o almeno decapitato) un impero criminale gestito da un certo Chen Zhi, un emigrato di origine cinese noto anche come “Vincent”. La sua azienda, la Prince Holding Group, è stata ufficialmente designata dal Tesoro USA come organizzazione criminale transnazionale.

Chen Zhi

L’accusa è pesante: frode telematica e riciclaggio. Zhi, attualmente latitante e ricercato, rischia fino a 40 anni di carcere.

Il metodo utilizzato è una truffa nota come “pig butchering” (letteralmente “macellazione del maiale”), un nome che descrive bene la cinica metodologia:

  1. L’Aggancio: I truffatori contattano le vittime tramite social media o app di messaggistica.
  2. La Relazione: Instaurano un rapporto di fiducia (spesso romantico o di amicizia) che dura settimane o mesi, “ingrassando” la vittima (il “maiale”).
  3. La Proposta: Una volta guadagnata la fiducia, propongono un investimento in criptovalute apparentemente infallibile e molto redditizio.
  4. La Macellazione: La vittima trasferisce i fondi su piattaforme controllate dai truffatori. I fondi spariscono e i truffatori con loro.

Si tratta di un business veramente vergognoso e squallido che sfrutta in modo malvagio le debolezze delle persone e svolta da veri e propri schiavi sfruttati da persone spregevoli e prive di scrupoli. Qualsiasi pena imposta non sarebbe sufficiente a far ripagare in dolore che hanno causato a centinaia di migliaia di vittime.

Il gruppo di Zhi operava su scala industriale, gestendo 10 “compound” (aree operative) solo in Cambogia. L’indagine ha rivelato un lato ancora più oscuro: centinaia di persone sarebbero state vittime di traffico di esseri umani, costrette a lavorare in questi compound sotto la minaccia della violenza per perpetrare le truffe.

Bitcoin

Bitcoin (© Depositphotos)

Il Tesoro: riserva strategica o risarcimento?

Ora che il DOJ ha messo le mani su questi 14-15 miliardi in BTC, la domanda che circola a Washington è una sola: che farne?

Le opzioni sul tavolo sono essenzialmente due, ed entrambe hanno implicazioni enormi.

  • 1. Risarcire le vittime: La procedura standard prevederebbe la liquidazione (vendita) degli asset sequestrati per risarcire, almeno in parte, le migliaia di vittime sparse per il mondo. Tuttavia, gli esperti legali avvertono che sarà un processo estremamente complesso e lungo, potenzialmente della durata di anni, data la natura globale della frode e la difficoltà nel verificare ogni singola richiesta di risarcimento.
  • 2. La “Riserva Strategica di Bitcoin”: Qui la faccenda si fa interessante. Secondo fonti americane (l’articolo originale cita il 15 ottobre 2025 e l’amministrazione Trump), il Presidente avrebbe firmato a marzo un ordine esecutivo per istituire una “riserva strategica di Bitcoin”.

Questa mossa politica, se confermata, cambierebbe le regole del gioco.

La senatrice Cynthia Lummis, nota sostenitrice delle criptovalute, ha già spinto per questa soluzione, dichiarando che “trasformare i proventi criminali in asset che rafforzano la Riserva Strategica americana mostra come una politica sana possa trasformare l’illecito in un valore nazionale duraturo”. Un modo elegante per dire che i soldi rubati possono far comodo allo Stato.

Secondo la società di analisi blockchain Arkham Intelligence, il governo USA deteneva già circa 22 miliardi di dollari in BTC (provenienti da sequestri precedenti, come quelli di Silk Road e Bitfinex) prima di quest’ultima operazione.

Con questo nuovo bottino, lo Zio Sam vedrebbe le sue casse digitali più che raddoppiate, superando i 36 miliardi di dollari. Una cifra che non solo lo rende una “balena” (un grande detentore in grado di influenzare il mercato), ma che solleva interrogativi ironici sul futuro: il più grande critico delle criptovalute ne sta diventando il più grande accumulatore strategico. Inoltre sarebbe utile pensare a cosa fare di eventuali incrementi di valore, perché , soprattutto quest’ultima tranche di denaro è stata generata dal dolore e dal patimento di molti esseri umani.

Domande e risposte per i lettori

1. Cos’è esattamente la truffa “Pig Butchering”? È una frode online molto strutturata. I truffatori creano falsi profili e contattano le vittime sui social. Passano settimane o mesi a costruire un rapporto di fiducia (amicizia, amore). Una volta che la vittima si fida ciecamente, il truffatore la convince a investire in criptovalute su una piattaforma controllata da lui. All’inizio magari mostrano piccoli guadagni fittizi per invogliare versamenti più grandi. Quando la vittima versa una somma ingente, i truffatori scompaiono con tutto il denaro. Il nome deriva dal processo di “ingrassare il maiale prima di macellarlo”.

2. Le vittime di Chen Zhi riavranno indietro i loro soldi? È molto improbabile che vengano risarciti completamente, e quasi certamente non in tempi brevi. Il processo legale per il risarcimento (restituzione) è incredibilmente complesso. Le autorità dovrebbero prima identificare e verificare migliaia di vittime sparse in decine di paesi diversi. Successivamente, dovrebbero liquidare i Bitcoin (venderli). Data la complessità e l’ipotesi che parte dei fondi possa essere destinata alla “riserva strategica” USA, è probabile che le vittime vedranno, se tutto va bene, solo una frazione di quanto hanno perso, e tra molti anni.

3. Cosa significa che il governo USA diventa una “Balena” di Bitcoin? Nel gergo delle criptovalute, una “balena” (Whale) è un individuo o un’entità che possiede una quantità così grande di una specifica criptovaluta (in questo caso Bitcoin) da poter influenzare il prezzo di mercato con le sue sole azioni. Se una balena decide di vendere una grossa fetta dei suoi asset, può causare un crollo del prezzo. Se decide di comprare, può farlo salire. Con un possesso stimato di oltre 36 miliardi di dollari in BTC, il governo USA diventa uno dei maggiori detentori al mondo, acquisendo un potere di mercato significativo.

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