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Zinco: prezzo record e non si vede la fine della crisi

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Nonostante le fonderie lavorino al minimo per i prezzi elevatissimi energetici, il valore dello zinco, necessario nella produzione di acciaio inossidabile, è arrivato alle stelle, con un record che ha superato i picchi già raggiunti precedentemente nell’ultimo anno.

Nella UE lo zinco sta seguendo il prezzo dell’alluminio, metallo completamente diverso, e sta raggiungendo dei prezzi quasi inaccessibili. Per quale motivo?

  • In primo luogo, le scorte di scambio e commercio sono diminuite drasticamente. Si è arrivati ​​al punto in cui i magazzini europei del LME sono praticamente vuoti se consideriamo le cancellazioni delle consegne fisiche;
  • Le scorte registrate nel LME negli Stati Uniti sono scese a un minimo di 25.925 tonnellate. Il tonnellaggio realmente disponibile è ancora inferiore a questa cifra, cioè 19.825 tonnellate.
  • I premi per la consegna fisica sono molto elevati, prova che di metallo vero, non di carta , ce n’è poco.

Il premio per lo zinco di qualità speciale nel porto belga di Anversa è salito a $ 450 per tonnellata da $ 170 lo scorso ottobre prima dell’inizio della crisi invernale del gas. Nel frattempo, il premio italiano è esploso da $ 215,00 a $ 462,50 per tonnellata nello stesso periodo telaio, secondo Reuters.

Negli Stati Uniti, Fastmarkets stima che i premi fisici del Midwest siano aumentati del 24% a 26-30 centesimi per libbra ($ 573- $ 661 per tonnellata).

Questa è in gran parte una tensione legata all’energia. La Russia non è un importante fornitore di zinco per l’Europa. Tuttavia, la guerra è una causa diretta degli alti costi energetici. Quindi, in tale misura, l’Europa e il Nord America saranno obbligati a trovare soluzioni al conflitto prima che i costi energetici abbiano molte possibilità di allentarsi.

La situazione in Estremo Oriente, in confronto, è quasi un universo parallelo. Il magazzino di Singapore del LME contiene quasi 82.000 tonnellate. I magazzini SHFE contengono oltre 177.000 tonnellate. In quanto tali, queste cifre sollevano la prospettiva di un flusso di metallo indotto dall’arbitraggio da est a ovest nei prossimi mesi.

I problemi energetici della Cina sono minimi rispetto a quelli europei, e quindi in Oriente possono permettersi di detenere enormi quantità di zinco. Al contrario i problemi europei non finiranno presto.


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