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Zero Hedge: Questo lunedì la Cina lancerà lo Swap tra Yuan e Rublo

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Post da Voci dall’estero, blog di cui consigliamo la lettura

 

russia cina

Mentre la rapida risalita del rublo – che ha riguadagnato il tasso di cambio di un mese fa – non fa notizia sui giornali occidentali (che continuano a vendere la pelle dell’orso russo prima di averlo catturato), via Zero Hedge ci giunge la conferma della nuova collaborazione tra Russia e Cina, spinte verso un’alleanza strategica che  consentirà loro di aggirare il ruolo del dollaro e la volatilità dei cambi.

 

di Tyler Durden, 26 Dicembre 2014

Il mondo ci ha messo un po’ a svegliarsi alla nuova realtà in cui ora, de facto, è la Cina a fare da FMI di sostegno agli stati – come Zero Hedge ha affermato due settimane fa, con il post “China Prepares To Bailout Russia“, in cui notavamo che una linea di swap della Banca Popolare Cinese avrebbe ridotto il ruolo del dollaro nel caso che Cina e Russia si fossero trovate nella necessità di superare una carenza di liquidità, e come avevamo già osservato per la prima volta più di due mesi fa, in “China, Russia Sign CNY150 Billion Local-Currency Swap As Plunging Oil Prices Sting Putin

In realtà, è stato solo questa settimana che Bloomberg ha riportato che “China Offers Russia Help With Currency Swap Suggestion“. Ma al fine di sostenere pienamente la Russia in un mondo regolato dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT – in cui il dollaro regna sovrano – era necessario un passo ulteriore: il lancio di un Forex trading diretto sulle valute russa e cinese, sia a pronti che a termine – una mossa ulteriore rispetto a degli accordi di Forex trading bilaterale puramente teorici – che non solo attiverà e renderà la negoziazione diretta delle valute più efficiente nell’aggirare il ruolo del dollaro, ma anche consentirà alle imprese russe di pianificare le spese in termini di Yuan cinese. Non è una sorpresa quindi che proprio questo  passaggio mancante sia stato annunciato durante la notte, e che sarà attuato a partire da lunedì.

(Oltre alla sua importanza strategica, nel contingente l’accordo di swap consente ai russi di acquistare yuan a un tasso di cambio prestabilito. Dato che lo yuan è in una banda di oscillazione del 2% rispetto al dollaro, la Russia con le sue riserve può comprare yuan al cambio dello swap e con gli yuan acquistare rubli, sostenendone il valore rispetto al dollaro, mandando a gambe all’aria gli speculatori allo scoperto, ndt)

Da Bloomberg :

La Cina consentirà il trading forward e swap tra lo yuan e altre tre valute, nel tentativo di ridurre i rischi di cambio in un contesto di aumento della volatilità nei mercati emergenti.

“A partire dal 29 dicembre il China Foreign Exchange Trade System aprirà a contratti di questo tipo con il ringgit della Malesia, il rublo russo, e il dollaro della Nuova Zelanda”, si legge oggi in una dichiarazione sul suo sito web. Lo swap trading dello yuan si estenderà così a 11 valute sul mercato dei cambi interbancario.

Il crollo del rublo russo di questo mese a un minimo record ha scatenato una svendita di assett dei paesi emergenti, portando ad un aumento della volatilità delle valute. I nuovi contratti fanno parte del tentativo della Cina di incrementare l’uso internazionale dello yuan, con la seconda più grande economia del mondo che intende presentarsi come un’alternativa al dollaro statunitense per il commercio mondiale e la finanza. La Malesia e la Russia sono l’ottavo e il nono maggior partner commerciale della Cina, secondo i dati di Bloomberg.

“Questo darà alle aziende migliori strumenti di copertura, e, allo stesso tempo, renderà più efficiente il trading delle valute”, ha detto Ju Wang, currency strategist allo HSBC Holdings Plc di Hong Kong. “La Cina non fermerà la globalizzazione dello yuan o l’apertura al movimento dei capitali a causa della volatilità nelle valute dei mercati emergenti.”

Il CFETS ( China Foreign Exchange Trade System) è un’agenzia della Banca Popolare Cinese.

Così, mentre gli Stati Uniti continuano ad ostentare la “distruzione” dell’economia russa, anche se questo significa schiacciare il settore dello shale, ossia l’unico punto luminoso in grado di creare posti di lavoro ben retribuiti nell’economia degli Stati Uniti nel corso degli ultimi 5 anni, la Russia e la Cina continuano ad essere sempre più spinti dall’Occidente a stringere accordi, sia monetariamente che strategicamente, finché un giorno, come abbiamo da tempo previsto, Cina e Russia annunceranno una valuta comune, sostenuta sia dalle “sorprendenti” riserve auree della Cina che dal tesoro di materie prime della Russia. Poi le cose si faranno interessanti.

 

 


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