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Yanis Varoufakis: altro che salvataggio della Grecia. Da leggere

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Cari amici,

Quando si dice che la missione della Trojka è finita, ma in realtà proseguirà sino al 2060, torna in campo con un’intervista al Bild tedesco Yanis Varoufakis.

Prima di proporvi un estratto dell’intervista , due dati per vedere come  festeggiano i greci :

PIL pro capite

PIL complessivo

Paghe lavoratori dipendenti:

Debito pubblico:

Quindi la Grecia sta festeggiando la fine del governo della trojka e penso stappino lo champagne, oppure  lo stapperebbero, se ci fosse ancora qualcosa da stappare. Del resto la Troika se ne va perchè non ci sono altro che macerie.

Ciò detto ecco l’intervista di Varoufakis, che potete leggere per intero, in inglese, sul Bild.  Curiosa sa scelta di utilizzare un giornale tedesco, ma le cose stanno cambiando anche in Germania. Ora un breve estratto, in italiano :

BILD: Signor Varoufakis, la Grecia è fallita 10 anni a. Dove è la Grecia ora, dopo tre programmi di salvataggio, 270 miliardi di euro in prestiti e due tagli del debito?

Varoufakis:  Allo stesso punto di prima, nello stesso buco nero, ed affondiamo sempre di più ogni giorno. Una ragione fra le altre è che le richieste per il taglio del debito stanno impedendo investimenti e consumi

 

BILD: Ma pensiamo che ora la Grecia possa stare sui suoi piedi e che possa essere lasciata dalla troika, il 20 agosto…

Varoufakis: Cosa è cambiato in realtà ? I debiti pubblici non si sono ridotti, ma innalzati. Abbiamo solo più tempo per ripagare il debito cresciuto: lo stato è ancora fallito, i cittadini sono diventati più poveri, le società ancora falliscono ed il nostro PIL è calato del 25%…..

 

BILD: il tuo vecchio capo ed amico, il capo del governo Alexys Tsipras, la trojka, il governo tedesco, la UE, tutti puntano ad un avanzo di bilancio del XY per cento. Stanno mentendo tutti? 

Varoufakis: Il surplus è reale, non è una bugia. Comunque è stampato nella carne e nel sangue che lo stato estrae da un settore privato morente. Appare chiaro che sia un crimine contro la logica, non un salvataggio o un successo. Mostrano statistiche di miseria più che di successo. Hanno cambiato le regole così possono dire che il salvataggio della Grecia è un successo. Se non funziona, prova con il martello più grande. Non è solo contro la logica, è un crimine contro il popolo degli stati UE, dal Portogallo alla Germania

BILD: Chi ha mentito

Varoufakis: tutti loro! Il governo greco , il FMI, la BCE, tutti. E voi tedeschi siete stati ingannati dalla signora Merkel, due volte. La prima volta quando è entrata nel Bundestag per il primo pacchetto di salvataggio ed ha detto che era un atto di solidarietà verso la Grecia, quando i soldi erano destinati alle banche francesi e tedesche che , contro ogni logica, avevano prestato i soldi alla nostra oligarchia.

…..

BILD: prima del 2002 la Grecia ha mentito per entrare nell’euro con statistiche falsate. Ora , dopo tutti questi anni di salvataggio, dovrebbe finalmente rispettare i criteri dell’euro, giusto ?

Varoufakis: Ah , sicuramente no! Prima di tutto pensa veramente che la UE e Berlino siano stati ingannati dalle statistiche greche? Lo hanno sempre saputo. erano conniventi nella manipolazione statistica dell’italia perchè i politici avevano realmente bisogno che l’Italia entrasse. La Grecia entrò sulla base della stessa manipolazione intenzionale delle regole. Regole che non potevano essere rispettate e che sono impossibili da rispettare ora. Chiudere un occhio fu una concessione che l’allora cancelliere Kohl fece a al presidente francese Mitterrand per il suo via libera alla riunificazione della Germania. Wolfgang Schaeuble era presente e lui e la Bundesbank sapevano che non avrebbe funzionato. Ed è rimasto sulle sue posizioni”.

BILD: Lei e Wolgang Schaeuble site stati in opposizione nei mesi decisivi del 2015, quando la sua nazione era vicina a lasciare l’euro. Scheuble appoggiava l’uscita con miliardi in aiuti, cosicché la Grecia potesse riadattarsi all’euro e, ad un certo punto, rientrare o andare avanti per la sua strada. Col senno di poi, aveva ragione?

Varoufakis: Per lo meno non aveva completamente torto, ma quello che voleva veramente dire era: andatevene, via dall’euro. Lui ci voleva fuori per sempre e se non ha funzionato è perchè vide che con l’Italia, si avvicinava una catastrofe molto più grande. Che senso ha cacciare qualcuno pagando una grande quantità di denaro, per un breve periodo di tempo? Non ci sarebbe stata poi nessuna ragione per tornare ad un euro mal costruito e che sarebbe costoso per la Grecia.

BILD: Se potesse scegliere, in quale governo entrerebbe: quello del suo vecchio amico Alexis Tsipras o di Schaeuble?

Varoufakis: Nessuno dei due , ma se mi chiede di chi mi fidi di più, la mia risposta è chiara: Wolfgang Schaeuble.

BILD : Perchè ?

Varoufakis: In tutto questo tempo lui è stato l’unico che ha detto almeno una parte della verità. Io credo alle cose che mi ha detto privatamente, anche se non era sempre la stessa cosa che diceva in pubblico ai tedeschi. Ha sempre mantenuto la sua parola con me.

BILD: E la signora Merkel?

Varoufakis: Mai, mi è sempre sembrata senza aspirazioni e visione. Lei passerà alla storia come il politico che ha avuto quasi tutte le possibilità per unire l’Europa e portarci nel futuro e implementare le riforme, ma poi lei ha fallito nell’approfittare dell’occasione storica, e poi non mi fido di lei in generale”.

…..

BILD: Schaeuble le ha mai detto quello che pensasse del terzo pacchetto di aiuti in discussione nel 2015?

Varoufakis: Si

BILD : E…?

Varoufakis: MI disse che era contrario e che non lavorava in questo modo. Ecco perchè appoggiava l’idea che lasciassimo l’euro. Pensava lo stesso dell’Italia, ma pensava , e qui si sbagliava, di poter tenere la Francia nell’euro, anche se la sua posizione non era buona.

 

L’intervista termina con una risposta alle accuse di non aver perseguito gli evasori fiscali greci forniti dalla lista ottenuta dai servizi segreti tedeschi. Varoufakis risponde affermando che aveva pronta, per queste persone “Un’offerta che non potevano rifiutare” con una sanzione ridotta, al 15%.  Dopo essere stato licenziato il suo programma di recupero è stato messo da parte da Tsipras che, oggettivamente, ha protetto gli oligarchi greci.

 

 

 

 


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