Attualità
Washington nel Caos: Sparatoria contro la Guardia Nazionale a un passo dalla Casa Bianca
aos nella capitale: due militari colpiti, il Governatore smentisce i decessi. Trump risponde all’emergenza inviando 500 uomini extra.

Washington D.C. si risveglia vulnerabile. Quello che doveva essere un tranquillo mercoledì pre-Ringraziamento si è trasformato in uno scenario da incubo nel cuore della capitale federale, a meno di un miglio dalla Casa Bianca. Due membri della Guardia Nazionale del West Virginia sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco in un agguato che solleva interrogativi inquietanti sulla sicurezza del perimetro presidenziale.
La situazione è fluida, confusa e drammatica. Non siamo di fronte alla solita criminalità urbana, ma a un attacco diretto a chi indossa l’uniforme, a quello che il Vicepresidente JD Vance ha definito “la spada e lo scudo degli Stati Uniti”. La risposta politica non si è fatta attendere: Donald Trump ha immediatamente chiesto lo schieramento di ulteriori 500 effettivi della Guardia Nazionale, una mossa che segnala la gravità dell’emergenza e la volontà di blindare la capitale.
Il cortocircuito informativo: sono vivi o morti?
L’allarme è stato amplificato da un caos comunicativo raramente visto a questi livelli istituzionali. Il Governatore del West Virginia, Patrick Morrisey, ha vissuto ore di estrema confusione, riflettendo la frenesia che regna a Washington.
Inizialmente, Morrisey aveva confermato la morte di entrambi i militari: uno deceduto sulla scena, l’altro in ospedale. Una notizia che aveva già fatto il giro del mondo. Tuttavia, poco dopo, è arrivata una clamorosa rettifica.
We are now receiving conflicting reports about the condition of our two Guard members and will provide additional updates once we receive more complete information.
Our prayers are with these brave service members, their families, and the entire Guard community.
— Governor Patrick Morrisey (@wvgovernor) November 26, 2025
“Stiamo ricevendo rapporti contrastanti sulle condizioni dei nostri due membri della Guardia”, ha scritto Morrisey, ritrattando la dichiarazione precedente. Al momento, l’unica certezza è che i due militari versano in condizioni critiche e le loro identità non sono state ancora rese note, né è chiaro se le famiglie siano state compiutamente informate.
La reazione di Vance e il pugno di Trump
Mentre l’incertezza regna sulle vite dei due soldati, la macchina politica si muove su due binari paralleli: la preghiera e la forza.
Il fronte umano: Il Vicepresidente JD Vance, parlando da Fort Campbell, ha invitato la nazione alla preghiera. “Voglio che ogni persona di fede preghi affinché questi due membri della Guardia Nazionale possano trascorrere il Ringraziamento con le loro famiglie invece di perdere la vita”, ha dichiarato, confermando che i due sono in “condizioni piuttosto difficili”.
Il fronte della sicurezza: Donald Trump ha optato per l’azione immediata. L’attacco ha palesato una falla nella sicurezza percepita della capitale. La richiesta di 500 uomini extra, confermata dal segretario alla Guerra Heghseth, non è solo una misura tattica, ma un messaggio politico: l’ordine deve essere mantenuto a qualunque costo e la presenza militare sarà massiccia e visibile.
Pare certo che si sia comunque trattato di un vero e proprio agguato organizzato, non di un evento estemporaneo.
The Washington, DC shooting was an ambush, police says. pic.twitter.com/DPF2csKIHi
— Lord Bebo (@MyLordBebo) November 26, 2025
Sintesi degli eventi
Ecco la sequenza temporale e fattuale di quanto accaduto nelle ultime ore:
| Elemento | Dettaglio |
| L’Evento | Sparatoria contro due membri della Guardia Nazionale del West Virginia. |
| Luogo | Washington D.C., a circa un miglio dalla Casa Bianca. |
| Le Vittime | Due militari. Condizioni incerte (dichiarati morti, poi smentita). |
| Caos Istituzionale | Il Gov. Morrisey conferma i decessi, poi ritratta parlando di “rapporti contrastanti”. |
| Reazione Esecutivo | JD Vance chiede preghiere; Trump ordina l’invio di 500 nuove truppe. |
Conclusioni
Siamo di fronte a un somber reminder, un triste promemoria dei rischi che i nostri militari corrono anche sul suolo domestico. Washington appare oggi meno come il centro della democrazia mondiale e più come una zona operativa ad alto rischio. L’attesa ora è tutta per il bollettino medico definitivo e per capire se questo atto isolato porterà a un ulteriore inasprimento delle misure di sicurezza nella capitale.
Domande e risposte
Qual è la reale condizione dei due militari colpiti?
Al momento regna l’incertezza. Inizialmente il Governatore del West Virginia, Patrick Morrisey, aveva annunciato la morte di entrambi i membri della Guardia Nazionale (uno sul colpo, l’altro in ospedale). Tuttavia, ha successivamente ritrattato la dichiarazione, affermando di aver ricevuto “rapporti contrastanti”. Il Vicepresidente Vance ha confermato che si trovano in “condizioni difficili”, ma non ha parlato di decessi. Si attende un chiarimento ufficiale dalle autorità sanitarie e militari.
Come ha reagito l’amministrazione Trump all’accaduto?
La reazione è stata duplice. Da un lato, il Vicepresidente JD Vance ha assunto un tono pastorale, chiedendo agli americani di pregare per la sopravvivenza dei militari in vista del Ringraziamento. Dall’altro, l’ex Presidente e leader repubblicano Donald Trump ha risposto con una misura di forza immediata, richiedendo lo schieramento di ulteriori 500 membri della Guardia Nazionale per rafforzare la sicurezza a Washington D.C., segnando una chiara escalation nella protezione della capitale.
Dove è avvenuta la sparatoria e perché è significativo?
L’incidente è avvenuto a Washington D.C., a circa un miglio (1,6 km) dalla Casa Bianca. La localizzazione è estremamente rilevante perché dimostra una vulnerabilità nel cuore del potere politico statunitense. Colpire membri della Guardia Nazionale così vicino alla residenza presidenziale non è un semplice atto di cronaca nera, ma viene percepito come una minaccia diretta alle istituzioni di sicurezza dello Stato, giustificando l’immediata militarizzazione dell’area richiesta da Trump.







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