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Esteri

Clamoroso: secondo il Washington Post, la campagna presidenziale di Hillary Clinton e il partito pagarono per creare il dossier con le false notizie sul Russiagate contro Trump!

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Il Washington Post è una fonte molto reputata, soprattutto dai Democratici USA. Inoltre, è stata ed è decisamente molto critica con Donald Trump, essendosi schierato pubblicamente per il candidato Dem nell’ultima elezione presidenziale. Per altro il WaPo, come è normalmente soprannominato, è anche il giornale che fece scoppiare lo scandalo del Watergate.

Bene, questa fonte – ripeto, filo Dem ed anti Trump – riporta oggi (ieri, ndr) che il comitato del partito Democratico USA per la rielezione di Hillary Clinton, la quale doveva esserne al corrente, pagò per la creazione del dossier contro Trump relativamente al Russiagate infarcendolo di notizie false. Vedasi LINK.

Di più, alcune testate (zerohedge et al, ma state certi che si moltiplicheranno a breve, ndr) iniziano a diffondere la versione secondo cui Hillary Clinton ha mentito.

Io spero capiate non solo la gravità del fatto ma soprattutto le conseguenze: se sarà dimostrato  – come ormai sembra plausibile, da giorni si fa a gara per abbandonare la barca di Hillary – la candidata Dem rischia la galera. Inoltre, tutti quelli coinvolti nella tresca rischiano non solo sanzioni ma processi per alto tradimento. E, si sa, avendo i militari dalla propria parte, trattandosi di sicurezza nazionale, non si sarà teneri.

Infatti, aggiungo io, il problema della salute di Mrs. Clinton, già evidenziatosi in campagna elettorale, potrà ripresentarsi visto l’enorme shock che tale indagine può provocare.

A carro, sarà da verificare cosa succederà a tutti i sodali della Fondazione Clinton nel mondo oltre a dover verificare se l’ex Presidente Barack Huseein Obama è stato in qualche modo della partita, nel caso le infrazioni venissero provate.

E’ chiaro, da quando Donald Trump ha deciso la desecretazione dei files di JFK tutto è cambiato: se dovessero emergere le verità contenute negli atti integrali della Commissione Warren finora tenuti segreti probabilmente un paio di ex Presidenti USA verrebbero compromessi seriamente oltre al partito Democratico stesso, che con Lyndon B. Johnson guarda caso contravvenne agli indirizzi kennediany (sia di JFK che del ministro della giustizia Bob Kennedy) contrari alla guerra in Vietnam (…).

Sia chiaro, tutti hanno da perdere da tale pubblicazione tranne Trump ed i militari. Anche perchè, oltre alle eventuali colpe, qualcuno dovrebbe/dovrà nel caso spiegare perchè tali scottanti verità sono state tenute segrete soprattutto per volontà di presidenti democratici dichiaratamente kennediani (ho detto Barack Hussein Obama?). In questo contesto, in una specie di baratto istituzionale, forse sacrificare Hillary e scoprire le carte sui misfatti di Obama potrebbe sembrare la strada più facile. (Fossi nel Clan Clinton non dormirei sonni tranquilli)
Ma, appunto, mi domando, nel caso Hillary Clinton dovesse cadere nella polvere magari assieme ad Obama, cosa succederebbe al rappresentante italiano in pectore della Fondazione Clinton, alias Matteo Renzi? Bisognerà infatti verificare se qualcuno è stato della partita anche all’estero, magari anche in Italia…

Faccio notare che la situazione generale sta infatti rapidamente cambiando anche nel Mediterraneo, con infiltrazioni USA in luoghi dove in teoria non sarebbero dovute essere presenti (Niger).

Credete a me, il nemico non è la Russia: il vero avversario sta invece nelle file della supposta alleanza occidentale. Che in realtà sta tramando per boicottare Washington,  vedremo chi vincerà. Certo, se si scoprisse il presidente USA essere stato boicottato in una sorta di colpo di stato mascherato (ricordiamo che fino a qualche mese fa i Dem parlavano di impeachment per Trump), Trump guadagnerebbe istantaneamente la simpatia di milioni di persone a livello globale… E sicuramente avrebbe tutte le ragioni per comminare punizioni esemplari agli eventuali colpevoli.

MD


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