Economia
Volkswagen e gli altri: la Cina sta diventando il cimitero economico per i produttori d’auto occidentali.
La Cina si sta rivelando un mercato disastroso per le aziende straniere, soprattutto occidentali, come Volkswagen e GM
La Cina sta diventando un pozzo nero per il denaro delle case automobilistiche straniere, che non riescono più a realizzare utili su quel difficile mercato.
Gli Occidentali e i giapponesi che sono entrati su quel mercato pensando di poter approfittare degli ampi spazi garantiti da una popolazione crescente e da una ricchezza che sembrava in sviluppo quasi inarrestabile, stanno ora patendo le durezze di una concorrenza incredibilmente agguerrita, che li sta mettendo in difficoltà.
A luglio, gli EV e gli ibridi plug-in hanno rappresentato per la prima volta il 50% di tutte le auto vendute nel Paese. La quota spedita ai concessionari da marchi non cinesi è scesa al 33%, rispetto al 50% di due anni prima. Questo perché le case occidentali non sono preparate al settore del BEV come i cinesi.
Poi c’è un problema di prezzi: quelli dei veicoli cinesi a giugno erano inferiori di oltre il 6% rispetto a un anno prima e quindi i margini anche delle auto occidentali sono crollati.
GM e Volkswagen e le altre
Dal 2017 al 2023, le vendite annuali di GM in Cina saranno del 50%. Le Joint Venture (JV) hanno registrato le prime perdite trimestrali consecutive dal fallimentare esercizio del 2009, quando vi era la grande crisi finanziaria.
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I consumatori cinesi abbracciano i veicoli elettrici di marchi locali come BYD, che lo scorso anno ha superato Volkswagen come casa automobilistica più venduta in Cina.
Volkswagen ha registrato la sua prima perdita trimestrale in oltre 15 anni e questa è dovuta proprio alle joint venture e alle associate.
La quota di ricavi di Tesla dalla Cina è scesa a meno di un quinto nella prima metà del 2024, rispetto a più di un quarto nel picco del 2021.
Il reddito della JV cinese di Toyota è sceso del 73% nel trimestre fino a giugno rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre il reddito azionario di Honda è stato praticamente azzerato.
Il proprietario di Chrysler, Stellantis, si è ritirato dalla produzione di automobili in Cina nel 2022, dopo che la sua Joint Venture che produceva Jeep ha dichiarato bancarotta. Ma è tornata nel Paese un anno dopo, acquistando una partecipazione del 20% circa nella startup cinese EV Zhejiang Leapmotor Technology, che però è minoritaria e sembra, più che altro, destinata a portare
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