Politica
Appendino critica Conte per alleanza col Pd, mentre Giorgia Meloni a Sharm el Sheikh, diventa protagonista

Era piuttosto prevedibile visto il clamoroso flop elettorale registrato prima in Calabria e poi in Toscana, che prima o poi anche nel movimento cinque stelle 8 dopo le note ormai discussioni interne al Pd) arrivasse una sorta di resa dei conti verso una linea politica troppo appiattita sul Pd ( che è curiosamente poi la stessa speculare accusa che i riformisti del Pd fanno verso i cinque stelle alla segretaria Elly Schlein).
La deputata Chiara Appendino ha minacciato le dimissioni dalla carica di vicepresidente. “Non ci possiamo nascondere dietro un dito. Il risultato è molto negativo. E il problema è politico”, avrebbe detto Appendino, che con la disponibilità a rassegnare l’incarico di vertice punta ad aprire una riflessione interna sullo scarso rendimento elettorale dei pentastellati. Prima della Toscana, il partito di Conte aveva raccolto il 5,1 per cento nelle Marche e in Calabria, dove schieravano il candidato presidente Pasquale Tridico, il 6,4 per cento, e poco di più la lista Tridico presidente, il 7,6 per cento.
La vice Appendino ben rappresenta con questo sfogo, il malcontento che si respira nella base del movimento per una scelta quella di appoggiare Eugenio Giani ( dopo cinque anni di dura opposizione) difficilmente spiegabile agli elettori, che infatti hanno o disertato le urne oppure votato per un altro partito. Il campo argo malgrado la testarda insistenza dela Schlein, sembra sempre piu un progetto tutto ancora da costruire a cui mancano le fondamenta di una base programmatica comune. troppe le differenze su molti punti per pensare di potere costruire una vera alternativa alla Meloni che, non a caso, continua a crescere nei sondaggi.
L’unità delle opposizioni a cui la Schlein si attacca come ad un talismano in grado di portarla a Palazzo Chigi, senza assolutamente risolvere le tante contraddizioni e divisioni interne al partito e alla coalizione, sembra sempre piu fragile e disunita. Le elezioni amministrative come spesso accade stanno contribuendo a mostrare come il campo largo rimanga un cantiere ancora aperto, più che un progetto politico vero e proprio.
Il pericolo per Conte e Schlein è anche quello che alla fine nei due partiti potrebbe prevalere l’idea che ambedue siano inadeguati al ruolo di sfidante di una Giorgia Meloni, che invece continua ad incassare attestati di stima internazionali un pò ovunque, come anche l’ultimo vertice sulla pace in Medio Oriente in Egitto ha mostrato

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