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Economia

Visa sdogana gli stablecoin: al via i regolamenti in USDC su Solana per le banche USA. La finanza tradizionale si arrende all’innovazione?

Visa lancia i regolamenti in USDC su Solana per le banche USA: un progetto da 3,5 miliardi che promette liquidità istantanea e operativa 24/7, sfidando i limiti del sistema bancario tradizionale.

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Mentre in Europa ci si perde spesso in meandri regolatori infiniti, negli Stati Uniti il pragmatismo finanziario compie un altro passo avanti, fondendo la “vecchia” infrastruttura dei pagamenti con la nuova agilità della blockchain. Il gigante delle carte di credito Visa ha annunciato il lancio ufficiale dei regolamenti (o settlement, per i puristi) in USDC negli Stati Uniti, permettendo ai suoi partner emittenti e acquirenti di saldare gli obblighi verso il circuito utilizzando la stablecoin ancorata al dollaro di Circle.

Non si tratta di un esperimento da laboratorio o di un annuncio per fare “hype”. La mossa arriva dopo un programma pilota che ha già macinato numeri importanti: un tasso annualizzato di 3,5 miliardi di dollari al 30 novembre scorso. Visa, insomma, ha testato il motore prima di metterlo su strada.

Come funziona e chi partecipa

Il sistema permette alle banche e alle fintech di regolare i conti con Visa utilizzando USDC sulla blockchain di Solana. Una scelta non casuale, vista la velocità e i bassi costi di transazione che questa rete offre rispetto ad altre alternative più “pesanti”. Tra i primi partecipanti a sfruttare questa autostrada digitale figurano:

  • Cross River Bank
  • Lead Bank

L’obiettivo dichiarato è estendere l’accesso a un numero maggiore di partner statunitensi da qui al 2026. Ma perché una banca dovrebbe preferire la blockchain ai vecchi bonifici o ai sistemi di compensazione tradizionali? La risposta è nella gestione della liquidità.

I vantaggi: quando la banca non dorme mai

Il sistema bancario tradizionale, come ben sanno i nostri lettori, ha i suoi ritmi, spesso incompatibili con un mondo digitale sempre attivo. L’integrazione di Visa mira a risolvere proprio questi colli di bottiglia. Ecco i benefici principali promessi dal nuovo sistema:

  • Movimentazione fondi quasi istantanea: Niente più attese di giorni lavorativi per la conferma dei fondi.
  • Operatività 24/7: La blockchain non chiude per il weekend o per le festività, permettendo una gestione della tesoreria continua.
  • Liquidità prevedibile: Gli istituti possono gestire i flussi di cassa con precisione, senza dover “indovinare” quanto tenere fermo per coprire i buchi dei giorni festivi.

Rubail Birwadker, responsabile globale di Visa, è stato chiaro: i partner bancari non stanno solo chiedendo questa tecnologia, ma «si stanno preparando a usarla». È un segnale forte: la infrastruttura crypto, depurata dalla speculazione selvaggia, diventa un tubo idraulico efficiente per la finanza reale.

Il futuro è “Arc”?

Visa non si ferma qui. L’azienda sta rafforzando i legami con Circle, agendo come partner principale nella progettazione della nuova blockchain Arc di Circle. L’intenzione è di supportare Arc per i regolamenti in USDC e persino di gestire un nodo validatore una volta che la catena sarà operativa.

In sintesi, Visa aveva iniziato a sperimentare con USDC nel 2021, diventando una delle prime grandi reti a regolare transazioni in stablecoin nel 2023. Oggi, quella scommessa diventa un prodotto standard per modernizzare i flussi di liquidità e creare un ponte tra i sistemi bancari legacy (spesso obsoleti) e l’infrastruttura blockchain. Resta da vedere come reagiranno le banche centrali, ma per ora, il mercato ha deciso di correre.


Domande e risposte

Questo cambiamento influenzerà il modo in cui uso la mia carta Visa al supermercato?

No, per il consumatore finale non cambia assolutamente nulla. L’esperienza di pagamento rimane identica: strisci la carta e paghi in euro o dollari. La novità riguarda il “dietro le quinte”, ovvero come le banche e le istituzioni finanziarie spostano il denaro tra di loro per saldare i debiti contratti con il circuito Visa. È un aggiornamento dell’infrastruttura idraulica del sistema, non del rubinetto che usa il cliente.

Perché Visa ha scelto proprio la blockchain di Solana e non altre come Ethereum o Bitcoin?

La scelta è dettata da ragioni puramente tecniche ed economiche. Bitcoin è troppo lento per questo tipo di operazioni, ed Ethereum, sebbene molto diffusa, può avere costi di transazione (gas fees) elevati e tempi di conferma variabili nei momenti di congestione. Solana offre un’elevata velocità di esecuzione (migliaia di transazioni al secondo) e costi irrisori, caratteristiche ideali per i regolamenti bancari ad alta frequenza che richiedono certezza e rapidità.

Cosa significa che Visa gestirà un “nodo validatore” sulla futura blockchain Arc?

Significa che Visa non sarà solo un utente passivo della tecnologia, ma diventerà parte attiva dell’infrastruttura stessa. Gestire un nodo validatore implica partecipare al processo di verifica e approvazione delle transazioni sulla blockchain. Questo dimostra che il gigante dei pagamenti sta investendo pesantemente per avere un controllo e una comprensione profonda dell’ecosistema, scommettendo che le stablecoin diventeranno una colonna portante dei futuri scambi interbancari mondiali.

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